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Titolo: Lunario delle Muse

Autore: Agramante

Data: 1932-01-06

Identificatore: 1932_73

Testo: Lunario delle Muse
Non vi dice niente questo titolo? Qui si fa sul serio, qui non si scherza, qui non si ride, ecc. ecc. Il Lunario delle Muse è un almanacco letterario che tira al sodo. Lo dà in dono l'Alleanza nazionale del Libro (sissignori, quella della Fiera primaverile del medesimo) a' suoi diecimila o centomila soci; e l'Alleanza non permette scherzi in sede di patrie lettere. Ond’è che codesto Lunario è cosi fitto di cose serie, importanti, esatte, cronometrate, che fa impressione. E’ una specie d'enciclopedia del libro italiano, ricca di tante notizie da fan restare a bocca aperta lo spettatore» Pensale che esce due volte all’anno, al la fine di ogni semestre, e la vostra bocca si spalancherà sino all'incredibile. Perchè la fatica dei preparatori (lo dirige Leo Pollini, il valoroso scrittore di Veglie al Carso, lo compilano due brave signore, Nella De Angeli ed Elena Bozzi, lo illustrano Bruno Santi e Carla ed Emilio Isotta) è di quelle che meritano ogni ammirazione e la maggior gratitudine, di tale somma è il contributo che essi offrono alla curiosità spesso frettolosa del consultatore, cioè del lettore medio cui si dirige. Ma dire che un Lunario come questo manca di varietà, non sarebbe nè giusto nè esatto, chè tu rubriche vivaci ci sono e nel testo trovi intercalati almeno quindici o sedici disegni inediti e incisioni di artisti illustri, da Michele Cascella a Marcello Dudovich, da Marussig a Cisari, da Bartolini a Gamba, da Salietti a Cantatore. E poi vi si parla di lutto, detta smania degli almanacchi come dello sport giornalistico, del cinematografo e della discoteca, delle polemiche discussioni e inchieste dell’anno (compresa la nostra sui premi letterari citala con onore, di che qui si ringrazia), come della stenografia, delle marche tipografiche e degli ex-libris, della bibliografia agraria del teatro, delle tradizioni popolari, della letteratura color di rosa non meno che di quella politica e militare. C'è tutto, dicevamo: e se non ci credete sulla parola cercate questo benemerito Lunario che ne avrete gran vantaggio. I collaboratori illustri vi abbondano: Arrigo Solmi e Fernando Palazzi, Adriano Lualdi e Francesco Chiesa, Alessandro Dudan e Titta Rosa, Giorgio Niccodemi e Giulio Cisari; gente che sa il fatto suo, e ne fa parte agli altri. Ma nessuno osi diffidare del Lunario per una sua pretesa musoneria: serio sì, ma coi debiti modi. Ed ecco infatti far capolino, tra le sue spesse e nutrite pagine, le sorridenti cronache del mese tenute su con garbo e leggiadria. Dopo di che; per tornare a temi d’impegno, segnaliamo le voci italiane dal mondo, i riflessi della cultura nazionale oltre confine, nel Canton Ticino, in Dalmazia e in Corsica: notizie che ci allargano il cuore e ci han fallo cominciare bene l'anno. I compilatori del Lunario delle Muse meritano una stretta di mano di
Agramante.
(Disegno di Marcello Dudovjch per il « Lunario della Musa »)

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 06.01.32

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Citazione: Agramante, “Lunario delle Muse,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/329.