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Titolo: Come scrivono ...

Autore: Ettore Romagnoli

Data: 1932-01-20

Identificatore: 1932_124

Testo: Come scrivono..
Il lavoro materiale degli scrittori, cioè il modo di tradurre sulla carta i loro pensieri, di mettere come diceva don Abbondio il nero sul bianco, è regolato così, dalla loro natura fisica come dalle abitudini e dalie contingenze. Abbiamo chiesto agli scrittori italiani: « Volete dirci come scrivete? In quali condizioni di spirito, in quale posizione, in quale ora del giorno, con la penna o con la matita, a mano o a macchina, lentamente o in quarta velocità? ecc., ecc. ». Tra le prime risposte giunteci, ecco quella di Ettore Romagnoli:
Come scrivo? In piedi, seduto al tavolo, con la matita, la penna stilografica, la macchina da scrivere (con dieci dita, come il pianoforte). Ma, più che altro, scrivo a letto (i lavori d'erudizione, specialmente), o passeggiando (i lavori di fantasia): il ritmo del passo da l'aìre a tutti gli altri ritmi. Quasi sempre rapidamente, spesso a rotta di collo; ma non scrivo mai se non odo la voce interna che dè ta: io mi limito a far l'amanuense. E per amanuense, ne convengo, la mia calligrafia non è da proporre ad esempio.
Questa sua « confessione » Ettore Romagnoli accompagna con l’autografo di un sonetto inedito che offriamo ai nostri lettori: i quali, dopo averlo letto, assolveranno l’amanuense d’ogni colpa ch’egli si addossa, perché la calligrafia del traduttore dei poeti greci non è punto ermetica.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 20.01.32

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Citazione: Ettore Romagnoli, “Come scrivono ...,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/380.