Una parola al giorno: Record (dettagli)
Titolo: Una parola al giorno: Record
Autore: Paolo Monelli
Data: 1932-05-18
Identificatore: 1932_241
Testo:
Una parola al giorno
Record
E' parola inglese, pronunciata con l'accento sull'e: rècö(r)d, che dal significato originale di memoria, documento legale, verbale, ecc. ha acquistato anche il senso di impresa maggiore d'ogni precedente, l'avvenimento più notevole, ecc. In questo senso, come si sa, la parola è diventata internazionale. Poiché essa deriva dal latino recordare, si potrebbe adottare anche noi la stessa idea e derivare dal verbo nostro la parola nostra: ricordo e ricordi. (I bolognesi al giuoco del pallone chiamano con lo stesso concetto memorie i colpi migliori, di cui si tiene il conto). Questa rimessa a punto della parola sanzionerebbe la pronuncia della parola, che oggi ben pochi pronunciano esattamente, e molti anzi accentuano alla francese; e caccerebbe per sempre il goffo s con cui se ne indica il plurale.
Per tradurre altrimenti questa parola, e in modo più grato alle nostre orecchie, bisogna cominciare a stabilire che non è necessario usare con essa i verbi con cui i francesi e gli inglesi accompagnano record: battre, break, beat, cut, ecc., che cioè la frase si può prendere da un altro punto di partenza. E allora proponiamo, per tutti i sensi, massimo. Un massimo non si batte (Bontempelli è della stessa opinione); ma si supera (forse non è d'accordo nemmeno stavolta). Superare un massimo è già stato usato da parecchi scrittori di cose sportive. Si può obbiettare che talvolta il massimo è un minimo; ma è un minimo che rivela sempre il massimo dello sforzo. Nell'automobilismo. nei diporti della velocità, si può usare con successo anche tempo, specialmente dove non occorre esattezza tecnica. Scomparirebbero dai titoloni dei giornali del lunedì certi records che fanno accapponare: « Borzacchini vince la « Mille Miglia » battendo tutti i tempi »; il tempo di Campari nel sesto giro, ecc. Inutile dire che dobbiamo uccidere definitivamente recordman; c'è campione che non vuole dire altro; e ci sono altri giri di frase chiari e nostri.
Concludendo, per record proponiamo massimo; e dove non occorre esattezza tecnica e cada in acconcio, tempo; e a chi tenga proprio all* idea del ricordarsi, ricordo.
Collezione: Diorama 18.05.32
Etichette: Paolo Monelli
Citazione: Paolo Monelli, “Una parola al giorno: Record,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 30 gennaio 2025, https://dioramagdp.unito.it/items/show/497.