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Titolo: All'insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1931-06-10

Identificatore: 55

Testo: NOTIZIARIO

All’insegna delle Belle Lettere

# I nostri scrittori viaggiano, e lo fanno sapere. Ecco qua Raffaele Calzini che intitola Festival europeo (ed. Treves) un suo diario di vagabondaggi profumati, di nostalgie settecentesche e romantiche attraverso le contrade del vecchio mondo: la cui maschera attuale può essere, sì, quella foggiata nei convegni societari di Ginevra, ma il cui spirito si ritrova nei punti d’incrocio della storia, o magari negli angoli illustrati da singolari passioni e da soste sentimentali di illustri pellegrini romei. In ogni aspetto della vita d’oggi sono colti dal Calzini gli echi e le ricordanze del passato, ed è noto con quale delicatezza egli tocchi codesti tasti: così una sosia ad Aix lo conduce sulle strade dell’amore romantico e una visita a Fontainebleau alle sue glorie della rinascenza e dei due imperi; sullo sfondo riemerge dal diluvio universale l’Europa « per apparire con una nuova fisionomia geografica e spirituale. Invece Giovanni Comisso, parafrasando il titolo d’una canzone di Padilla, ci avverte che Questa è Parigi (ed. Ceschina): ci presenta la ville lumière ne’ suoi aspetti essenziali filtrati in una prosa impressionistica alta di colore. Codesti aspetti sono suppergiù quelli che si conoscono da un pezzo, i motivi obbligati d’ogni guida spirituale parigina: ma il Comisso li commenta en artiste disincantato e li rimette a nuovo; accompagnano il testo alcune pariginissime illustrazioni di De Pisis.

# Esce la nuova edizione interamente riveduta d’uno dei nostri libri di guerra della prima ora: La Trincea di Francesco Sapori (ed. Treves). E' un romanzo scritto e pubblicato in piena tormenta (1917) da un fante del Carso, documento d’umanità e d'arte di alto valore che possiamo onestamente contrapporre alla troppa letteratura pseudobellica importata dall’estero e nata, la più parte, a freddo. Codesta ristampa del romanzo saporiano ci permette di rivendicare un nostro diritto di priorità e di sincerità assoluta che i successi commerciali dei vari Remarque non devono far dimenticare.

# Uno dei titoli d’onore acquisiti alla figura letteraria di Luigi Capuana, teorico e polemista del naturalismo al quale ha pur dato alcuni romanzi che il pubblico continua a leggere (per esempio, Giacinta e Il marchese di Boccaverdina sono riapparsi pochi mesi fa in nuove edizioni Treves), è quello di aver scritto alcuni ottimi libri per i ragazzi: popolarissimo tra tutti Scurpiddu ora ristampato nelle edizioni Paravia. E’ l'avventura d’un ragazzo isolano, accompagnato dall’infanzia al suo ingresso nella vita, raccontata con tanta delicatezza di tocchi e soavità d'agreste poesia da far pensare ai sereni miti di Teocrito non spenti ancora nelle campagne siciliane.

# Giuseppe Verdi fu legato d’intima amicizia per oltre quarant’anni col conte Opprandino Arrivabene, d'illustre casata mantovana, vissuto a Napoli, Torino, Firenze e Roma, letterato e giornalista di valore. Il maestro era solito confidare all’amico i suoi pensieri più intimi sugli avvenimenti artistici e politici del tempo, e perciò la corrispondenza tra i due riveste un singolare interesse: la pubblica ora Annibaie Alberti in un volume della collezione Le Scie (ed. Mondadori) intitolato Verdi intimo, che comprende 165 lettere del maestro e 66 dell’Arrivabene, dal 1861 al 1887. Vi sono ricordate tra l’altro le prime rappresentazioni del Don Carlos e dell’Aida e sono espressi giudizi sui musicisti dell’Ottocento, da Bellini a Rossini, da Wagner a Boito e a Puccini. Il carteggio è presentato da una dotta prefazione di Alessandro Luzio.

# Si ristampa un volume dì novelle di Gino Rocca (Amare - ed. Treves) apparso la prima volta una decina d’anni fa: contengono un gruppo di racconti del Rocca migliore, artisticamente sofferti e ricchi di virtù emotiva. Un’altra ristampa da segnalare è quella del romanzo La Velia di Bruno Cicognani. salutato come una delle opere narrative più caratteristiche della letteratura italiana postbellica.

# L’umorista americano O. Henry (il cui vero nome è William Sydney Porter) è noto anche in Italia dove i giornali illustrati e le riviste hanno pubblicate parecchie di quelle sue « short stories » che nell'edizione originale occupano non meno di dodici volumi. Il Porter, morto nel 1910, fu, come quasi tutti gli scrittori del nuovo mondo, un autodidatta e un avventuriero, e fece tutti i mestieri, dal farmacista al contadino, dal giornalista, all’impiegato di banca; fu anche in carcere, donde cominciò a collaborare ai principali giornali americani. Henry è un finissimo umorista, e la sua popolarità è ormai mondiale: Giacomo Prampolini ha tradotto in italiano un gruppo de’ suoi Racconti che escono in questi giorni nelle edizioni Treves.

# Che la letteratura russa contemporanea abbia soprattutto carattere documentario, anche presso alcuni scrittori preminenti per qualità artistiche beh definite come Romanov e Pilniak, è stato detto più volte. E’ questa anche l’opinione del critico Zinovy Lvovski il quale nella Revue Mondiale avverte che la letteratura russa d’oggi, confermando più che mai la vecchia formola secondo cui la letteratura d'un’opera è uno specchio ideale per riflettere la situazione generale d’un paese, può fornire molti elementi di chiarificazione a, coloro che vorranno veder chiaro nel cosi detto caos sovietico.

# « Volupté » e « Vie morale » sono i due titoli tra i quali Sainte-Beuve ha esitato a lungo per il suo celebre romanzo, decidendosi infine per il primo. In una lettera inedita del grande critico al suo editore, venuta in luce in questi giorni, si legge: « Avrei scelto come titolo Une vie morale, che rende bene la mia idea. Però vi prego di non stamparlo nel vostro catalogo prima che ne abbiamo riparlato... ». Infatti il titolo cedette poi il posto all’altro, che tale idea rendeva anche meglio. La lettera indica del resto in quale senso Sainte-Beuve voleva che fosse intesa la parola - Volupté », il cui significato egli del resto spiega nella introduzione al romanzo.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 10.06.31

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All'insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 09 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/55.