Piero Gadda (dettagli)
Titolo: Piero Gadda
Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1931-07-22
Identificatore: 88
Testo:
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Piero Gadda
Gadda è un altro per cui si dimostra l'utilità dei premi letterari: una giuria del 1980 lo indicava con tutte, le regole all'attenzione del pubblico; e il pubblico faceva a Mozzo, racconto arioso di marina e di paese, le meritate accoglienze, cosi che il giovine autore lombardo, giunto sulla soglia dei trent’anni, si trovava di colpo a tu per tu con la fama e con gl'impegni artistici e morali ch'essa comporta; e poiché egli è uomo di cuore e di coscienza, di quelli che prendono sul serio la vita e non si lascerebbero per nessuna ragione tentare dai facili allettamenti della popolarità conquistata a forza di concessioni alle esigenze dei più, nè prendere la mano dalla scrittura facile e corrente, buona per tutti i gusti, si poteva scommettere a colpo sicuro che la responsabilità del premio l'avrebbe confinato ancora per qualche tempo sulle sue posizioni, intento a specular l'orizzonte e a studiare i guadi; ond'è che non ci siamo stupiti quando, due o tre settimane fa, venutoci sottomano il nuovo volume del Gadda (A gonfie vele - ed. Ceschina), vi abbiam trovato, fra i tre racconti che lo compongono, anche quella Liuba di cinque o sei anni or sono che fu, se non erriamo, la prima prova seria del nostro, tale da indicarlo all’attenzione della gente che ha, letterariamente parlando, la testa sulle spalle. Dunque il Gadda, da allora, non s'è più scostato di lì, è tornato al suo porticciolo beato a cullarsi sulle onde tranquille, al riparo d'agguati e tempeste; queste, se mai, le mette in carta, le racconta sulla fede di altri navigatori, sian essi mìtici come Ulisse o carne ed ossa di razza fiorentina come il mercante cinquecentesco Francesco Carletti, che del suo viaggio intorno al mondo ha lasciato si chiara ricordanza ne' dodici Ragionamenti sopra le cose vedute. Perchè, sissignori, il racconto che apre il volume è (solita giustificazione, il manoscritto trovalo tra le carte di casa: «Un mio lontano antenato, avendo letto i Ragionamenti del Carletti, ne svolse ed intrecciò liberamente qualche episodio, cavandone uno scartafaccio di prosa... ») il rifacimento d'uno dei capitoli carlettiani con richiami ad altri passi ed avventure del libro: esercizio d'ottimo letterato, passatempo d'uomo di buone letture e di gusto sicuro, con in più un fresco senso della natura e del paese, un tocco delicato e preciso insieme nell'evocare tipi e congiunture, una vena umoristica sottile sottile, ma di buona lega. Dire che preferiamo, a questi saggi di ornata scrittura, l’impegno a fondo, l'emozione genuina, il dramma in nuce? Si capisce che, stretta tra i due capitoli di bella letteratura, tutt'ordine e garbo, Liuba mette in opera per sedurci proprio le qualità che mancano a quelli; quindi gli straordinari incontri nella cornice di paesaggio caucasico, tra bagliori rivoluzionari e crolli tellurici, la tragedia della fanciulla ignota, la pietà delia sua misera fine, l'amore che nasce sulla povera spoglia distèsa sopra una persiana verde in un cortile di ghetto. Un racconto come questo non poteva non colpire, per la maturità dell'esperienza e la ricchezza sentimentale, anche se certi passaggi psicologici e risolutivi meritassero maggior gioco di luci, sviluppi più concreti, per giustificare sulla linea della logica più rigorosa quel finale al quale il lettore aderisce col cuore più che con la ragione. Con Liuba s’affacciava a respirar l’aria nuova un narratore; e venne poi Mozzo a dimostrare quali fossero in realtà le sue forse: non molte nè straordinarie, ma oneste e bene equilibrale. Corollari della compostezza gaddiana, la cura attenta del periodo, il controllo assiduo dello stile. Fa specie che un giovane sia tanto ordinato e polito e scrupoloso? . 4 noi no. C'è troppa gente che parte per metter fuoco al mondo e si riduce ai quattro tizzoni d'un focherello inconcludente, perchè non dobbiamo diffidare di chi vocia contro le regole e la disciplina e taccia d'accademia il rispetto alla grammatica (che non conosce): Gadda non alza la voce, ma riesce, quando vuole, a farsi sentire a distanza.
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Collezione: Diorama 22.07.31
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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Piero Gadda,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/88.