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Titolo: Deserto

Autore: Adriano Grande

Data: 1933-01-25

Identificatore: 1933_88

Testo: Deserto
Deserto, che improvviso
a me dintorno e dentro t’appalesi
e sùbito son vinto, l’oasi in cui pensavo aver convinto
le nòmadi mie voglie, con pensieri
prudenti, ad abitare, d'ogni verdezza spogli: e non rammento
più quale voce ha il vento sui monti, quale, a riva, il mare.
Ignorare mi par da sempre l'erba, di sabbia essere invaso, muro antico che testimonia a tutto, che lo circonda
il vuoto che nel mondo ha vinto ogni esistenza:
e mi domando perché mai dal cielo una colonna di fuoco non scenda, perché non s’apra tra le dune un fosso
profondo ond'io scompaia e sia perfetta
l'assenza.
Ma forse questo mio fantasticare
d'impossibile morte
nell’alta solitudine in cui vedo
passare il bene e il male come nubi
distanti è il miglior dono
che la vita mi fa, se per le porte
dell'aria ancora vien qualche ricordo
a distrarre l’attesa della fine col gioco dei pensieri chiusi in suono.
Le sillabe che cadon come gocce di pioggia sulla sabbia, a poco a poco
fan rinascere in me stupite foglie; e mi rivedo limitato il cielo da palme, e in questi prati arsi all'intorno che ho trovato a caso sento tornare le voglie d'un tempo, erbe: e agitarsi quando viene il vento
ripensando il fischiar delle abetaie, dei marosi che assaltano gli scogli.
Adriano Grande.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 25.01.33

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Citazione: Adriano Grande, “Deserto,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/898.