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Titolo: Il miglior libro dell’Anno X

Autore: Lettori

Data: 1933-02-08

Identificatore: 1933_118

Testo: Il miglior libro dell'Anno X
Abbiamo invitato i lettori a rispondere alla seguente domanda:
Quali libri avete letto durante l’anno X e quali di questi hanno fatto su di voi maggiore impressione?
A inchiesta chiusa stabiliremo una classifica dei dieci migliori libri pubblicati in Italia durante l'anno X, e agli autori dei giudizi più originali assegneremo dei premi in libri.
Sento il bisogno, pur non essendo che un lettore frettoloso, di rinfrescarmi di quando in quando nella corrente melodiosa della poesia. Per me però, e certo per la maggioranza dei lettori dei nostri giorni, la poesia non deve essere un qualche cosa di astruso e di complicato, in cui l'immagine poetica sia attenuata da quella oscurità di espressione che ci sembra quasi aridita di concetti, ma deve scendere pura e limpida nel nostro animo, trovare una sicura rispondenza nell'intimo di ciascuno: accanto alla «musicalità dei timbri, tutte le delicatezze della sensazione e del sentimento », come osserva Silvio Benco in una delle sue originali critiche in cui, prendendo in esame la poesia d’oggi, riconosce che sono i poeti come il Villaroel, il Valeri, il Betti, ad essere i più accetti al pubblico dei lettori dei nostri giorni. Sono questi quindi i poeti e le raccolte di poesia (Betti: Canzonette - La morte; Valeri: Poesie vecchie e nuove; ecc. ) che, per le ragioni suesposte, sono state accolte da me con maggiore simpatia.
Dott. BRUNO GIRALDI - Pirano d'Istria.
Pea, Rèpaci, Tombari: tre autori che più di tutti hanno fermata la mia attenzione coi loro libri pubblicati nell’anno X: Il servitore del diavolo, I fratelli Rupe, Fiabe per amanti. Arte vera, umana, la loro. Arte che ci fai più che ottimisti sull’avvenire della nostra letteratura. Scrittori che lavorano con fede, ricchi di materiale, e sicuri nel costruire. Dei tre, preferisco il Répaci che ci dà un’opera di vasto respiro scritta con stile robusto, e in cui le figure del protagonisti ci appaiono scolpite con mano ferma, guidata da una limpida mente. Niente audacie, niente ricerca assillante di problemi impossibili, ma tormento vivo, reale di uomini creati tutti d’un pezzo, e quello che più conta: gente sana, espressione squisita di nostra italica razza. Si va dicendo che i « Premi letterari » lasciano scettica e dubbiosa la maggioranza dei lettori, ma quest’anno io credo che ben pochi potranno dar torto a « Bagutta ».
ANDREA BADINI - Bologna.
I tetti rossi di Corrado Tumiati è il libro dell’anno X che più mi è piaciuto. Lo scrittore dimentica di esser medico per essere narratore e narra bene la vita della casa di dolore. Finito di leggere, si ricomincerebbe. Sembra, però, che non sia piaciuto a me solo perchè, per comprarlo, dovetti girare diversi librerie.
GIUSEPPE GORI - Oneglia.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 08.02.33

Citazione: Lettori, “Il miglior libro dell’Anno X,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 16 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/928.