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Titolo: Marcello Gallian

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-03-29

Identificatore: 1933_184

Testo: GALLERIA
Marcello Gallian
Colle nuove opere annunziate in questi giorni, Marcello Gallian ritorna praticamente nelle righe della buona letteratura europea, dalle quali era uscito per scrivere e riordinare i suoi lavori. Si tratta di un romanzo « Ragazzi, colle donne », di tre lunghi ed interessanti racconti: « Il limbo dei vecchi », « Giovanni Pescoliquido borghese », « Il fuoruscito della domenica mattina »: tutte opere queste in cui si vedrà un nuovo Gallian, più ordinato, più concreto. È capitato a Gallian di udire, sotto torma di polemica, ciò che già si conteneva come programma ideologico nelle opere alle quali in quel momento stava lavorando. Ora sembrerà, leggendo questi nuovi scritti di Gallian, di vedere il frutto maturo e succoso delle recenti discussioni intorno ad un'arte di contenuto sociale; mentre egli s'era già incamminato su questa via da più d’un anno, quando non ancora si sentivano i primi richiami alla realta politica. Durante il tempo in cui Marcello Gallian lavorava a quelle opere, infieriva contro di lui la burrasca pratica; ed ecco le sue prime fughe attraverso l’Italia, che gli erario di pretesto per conoscere i nuovi aspetti della Penisola. Eccolo a Viterbo; poi a Napoli, e poi a Fregene, quando il sole forte accecava, e Gallian, vestito d’una vecchia tuta, andava in bicicletta dalla pineta alla statale dì Civitavecchia Di nuovo ritorna a Roma, dove s’isola, per poter lavorare, in un palazzo popolare della periferia: nelle prime ore del pomeriggio egli soleva riposarsi, recandosi a giuocare al calcio insieme coi figli degli operai del rione, sul vecchio campo del Malafronte. Dopo quel periodo risentiamo Gallian in viaggio: a Milano, a Varese, a Stresa: sappiamo che va a visitare le grandi industrie del Nord, attrezzate tanto modernamente che per lui sembravano favole. Bisognava vederle quelle cose per poterne scrivere! — dice lui - bisognava parlare cogli operai di quelle zone industriali per poter scrivere di essi! Visita alle filande, agli alti forni, ai calzaturifici organizzati razionalmente. Ed ecco Gallian di ritorno a Roma con un pacco di articoli, di cui nei giorni scorsi « Il Lavoro Fascista » ha pubblicato i primi, dove si parla di quelle industrie, di quegli operai, delle loro malattie, dei loro salari e dei grandi sanatori. Non un rigo di letteratura, ma vere e proprie relazioni sulla vita degli operai delle industrie italiane, Sono queste le cose che oggi interessano di più Gallian. Il passato letterario di Gallian segna tutta una linea di sviluppo logico di perfezionamento. Dai primi libri « Vita di Nobile », « Sport fascista », « Donna fatale », fino ai più recenti: « Nascita di un figlio » e « Pugilatore di paese » — quest'ultimo, titolato di un recente premio letterario, che ha attirato sull'autore l'attenzione ancora più benevola dei maggiori critici italiani e stranieri — si nota come in lui si faccia sempre più vivo il bisogno di ordinate e di dare corposità e concretezza alla sua accesa fantasia. E le ultime opere — che usciranno nelle edizioni « Emiliano degli Orflni », — dimostrano come appunto questo processo di sviluppò sia nella sua fase conclusiva. Anche il suo teatro ha subito lo stesso sviluppo. Chi non ricorda « La casa di Lazzaro ». rappresentato agli « Indipendenti », dove l'elemento lirico sopraffaceva di forza il dato reale? E da quest’opera alle altre venute dopo, si nota come Gallian cerchi di disfarsi del fardello della pura fantasia: « Scoperta della terra » e « Fine del mondo » stanno a dimostrarlo; ed attendiamo la nuova opera alla quale egli sta lavorando: « Galleria di Piazza Verdi », per averne più netta conferma.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 29.03.33

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Marcello Gallian,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/994.