Beta!
Passa al contenuto principale

Titolo: I libri della settimana

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-05-31

Identificatore: 1933_264

Testo: I libri della settimana
Vita di un giovanotto
Due mesi di vita, esperienza ridotta. Da copertina solferino del libro di Ercole Patti (Due mesi di vita di un giovanotto) edito dal Casella di Napoli è stata uno dei richiami della Festa del Libro, così piena di colore e di suoni. Il suo autore se ne stava lì, modesto modesto, ad aspettare che le ammiratrici e gli ammiratori lo chiamassero alla ribalta. Ercole Patti ha girato il mondo (occorre ricordare le sue corrispondenze dall’Estremo Oriente e quelle soste giapponesi durante le quali egli cercò, in un paese letterariamente guastato dagli innumerevoli Loti del nomadismo superficiale, di vederlo con occhi propri, di suscitarvi occasioni nuove di poesia e di tradurle in un linguaggio personale e schietto? ), ma è rimasto un romantico sentimentale con una punta di malinconia che vena il suo umorismo e lo trasfigura. Un’apparenza di scetticismo e di distacco non è, nel caso di Patti, che una forma della esteriorizzazione della coscienza rispetto alle cose del mondo e agli uomini; si vuol dire che in genere Patii diffida del proprio sentimento e lo controlla e che un innata fondo di timidezza e di riserbo gli fornisce gli elementi della sua reazione poetica alla realtà e dei suo isolamento spirituale. Perciò le cose più felici di Patti, appartengono finora al periodo della sua esperienza giornalistica in un mondo che gli era assolutamente nuovo, dove egli, si trovava come Robinson nell'isola deserta, in una solitudine completa, nella condizione migliore per osservare con occhi vergini il panorama morale e fìsico e ricavarne motivi di interpretazione originale, osservazioni personali, nate, dagli incontri quotidiani meno preparati ed aspettati. Come uno, insomma, che viaggi senza guida in mano e riesca ad astrarsi in siffatto modo che tutti gli aspetti delle cose e gli individui e i loro fatti siano nuovi per lui. Con questo stesso stupore che è la marca di fabbrica della poesia di, Patti circolano i personaggi di Due mesi, libretto di frammenti cuciti insieme da un pretesto d’avventura umoristica. A codesto genere d’umorismo gualche parentela si potrebbe anche trovare (si veda, ad esempio, l’invenzione preliminare del manoscritto d’un anonimo ritrovato e dato alle stampe: « ma, mentre il libro era in corso di stampa, ebbi a fare una scoperta che mi gettò nella più viva costernazione. L’anonimo ero proprio io e non altri... »); ma se mai si può ascrivere al Patti il merito di trasferire le sue trovate in un clima esemplarmente sereno, di trattarle con una semplicità lineare. Il suo umorismo è accessibile e piano, e rifugge dal bizzarro e dall’oscuro per mantenersi in una linea talvolta fin troppo dimessa. La vicenda è svolta su schemi narrativi tradizionali e i capitoli sono introdotti al modo dei vecchi romanzieri (« potevano essere le tre del pomeriggio... », « tre giorni dopo gli avvenimenti da noi narrati... », « suonavano le nove quando un signore sulla cinquantina... », ecc. ); l’umorismo nasce dal solito rovesciamento di motivi comuni e dalla riduzione della situazione al comune denominatore dell’assurdo per mezzo di accostamenti ed immagini derivati dalla realtà più piatta. Ma, si diceva, la nota originale del Patti è da trovare nella sua fantasìa non disincantata che gli concede di guardare il mondo con occhi nuovi. Lo scrivere un libro divertente, e Due mesi lo è, non è facile impresa; meno facile ancora è metterlo con tanta freschezza sotto il segno delle Muse.
ERCOLE PATTI

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 31.05.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “I libri della settimana,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1074.