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Titolo: Scrittori giovani: Ain Zara Magno

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-06-14

Identificatore: 1933_285

Testo: SCRITTORI GIOVANI
Ain Zara Magno
Il nome denuncia un'epoca e una mentalità. Si lega al ricordo della gesta d'oltremare dove l'Italia fece le sue prime prove africane dopo la lunga parentesi grigia postabissina. Ain Zara, nome d'epopea. Vent'anni fa. Oggi ci ritorna innanzi portato con fresca baldanza da una giovanissima poetessa che ha una voce sua e una personalità sua: Ain Zara Magno, autrice di Tempo d’estate che si pubblica nelle edizioni della rivista Circoli (Genova, 1933), come dire un' insegna di nobiltà. Nella collezione di Circoli, dice la presentazione editotoriale, « a dimostrare che il rigore critico e formale cede sempre e volentieri il passo alla genuinità della vena, Tempo d’estate avrà la funzione di un’oasi, di una peritile parentesi: e il previsto benvenuto che gli amici della poesia daranno a questo libro già ci rallegra, come ci ha rallegrati scoprire una nuova e isolata compagna, vivente lontana da scuole e cenacoli, immune da polemiche e discussioni ». Questo appunto è l'interesse maggiore legato alla lettura del libro della poetessa dal nome affricano: genuinità di ispirazioni e novità di temi derivanti dalla esperienza vissuta in un ambiente esotico, dalle influenze di un mondo sotterraneo dove correnti di poesia magica, di formule evocatrici e di musiche solari confluiscono nell'antico fiume della civiltà islamica. Queste influenze s'avvertono appena, talvolta come tremore e presentimento, talaltra come motivo decorativo, ma conferiscono alla lirica di Ain Zara Magno un tono particolare sul quale, come su un fondo caldo e colorato, risaltano i momenti d’un'autobiografia poetica lineare e quasi schematica, dove la commozione è raggiunta attraverso successioni di immagini semplici e chiare. È forse questa, in sede poetica, la prima voce autentica d’una letteratura coloniale che deve ancor nascere, e forse l'annuncia: avvertendo insieme che essa deve contare sull'esperienza diretta, sulla consuetudine lunga ed attenta, e molto poco o nulla sull'artificio letterario e sull'acclimatamento provvisorio dello scrittore. Anche per questo il canzoniere di Ain Zara Magno ci sembra interessante ai fini d'una polemica che si trascina stancamente da un ventennio e non ha dato ancora risultati. L'incanto quasi orientale di Tempo d’estate sottrae i motivi di questa poesia alle comuni categorie per sollevarli in un cielo d’alba primitiva.
Le poesie d'amore sono, naturalmente, le piu belle della raccolta, piene del sentimento della giovinezza non mai tradito da abbandoni e lusinghe d'ordine letterario, ma vissuto e cantato in semplicità, su sfondi stilizzati di palme e di minareti.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 14.06.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Ain Zara Magno,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1095.