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Titolo: Scrittori giovani: Dino Buzzati Traverso

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-06-28

Identificatore: 1933_302

Testo: SCRITTORI GIOVANI
Dino Buzzati-Traverso
È un giovane arrivato in questi giorni alla notorietà per merito (è giusto dire cosi ad onta delle non sempre spassionate e insospettabili campagne ostili) d'uno dei tanti premi letterari che in pochi anni sono spuntati abbondantemente nel campo letterario prima deserto di tali forme d’incoraggiamento. In questo caso il merito è reale: cosi del premio (fondato dal tenore Bernardo de Muro e intitolato alla « Festa del Libro ») come del vincitore, il giornalista Dino Buzzati Traverso che dev'essere veneto di nascita e vive e lavora a Milano. Al suo racconto, Bàrnabo delle montagne (ed. Treves, 1933), va riconosciuta una forza nativa che lo distingue e lo isola con caratteri di privilegio. Non si tratta d'una rivelazione o scoperta clamorosa, ma dell'opera letteraria, la prima crediamo, d’un giovane sotto i trent'anni che ha diritto ad un riconoscimento completo, libero cioè da quelle riserve che di solito accompagnano la presentazione di un autore nuovo nel ruolo di « promessa ». Nel caso del Traverso, la promessa è sbocciata, è in flore. Il libro, oltre che un carattere suo conferitogli dall’ariosità della materia, dalla freschezza del paesaggio, e dalla poesia che ne nasce, ha un tono e uno stile adeguati alla semplicità del soggetto che si svolge su temi naturalistici, d’un candore spontaneo sul quale raramente influiscono motivi letterari e preoccupazioni d'ordine estetico. Insomma il Buzzati si trova in una specie di isolamento spirituale che lo salva da infiltrazioni e gli concede di parlare con voce e modi suoi: suoi, dunque, comunque siano, ma suoi. La cartina d’una immaginaria zona di montagne offre, sulla soglia del volume, il passaporto e l’itinerario al lettore. Paese di fantasia, ma vivo per intensità di ricordo e felicità d’evocazione. E creature vivissime, anche se anacronisticamente truccate. Perchè nel racconto si parla d’un Bàrnabo guardaboschi e delle sue lotte contro certi disperati ladri o contrabbandièri che diffondono intorno una paura superiore alle loro possibilità criminali. Una specie di canzone di gesta, dominata dall'incantesimo delle montagne interpretate non sul piano della leggenda romantica ma su quello della più semplice e schietta umanità, avvicinate alla nostra fantasia e al nostro cuore. Lo scenario è stupendo, ed è stupendo il coro. L’aria che circola nel racconto è inconfondibile: diciamo che tra i libri di montagna, che anche in Italia non son pochi nè mediocri, questo del Buzzati va messo subito in primo piano. Lo scrittore è tutt’altro che ingenuo, si sorveglia e sa dosare gli effetti (talvolta sin troppo): ha il senso delle proporzioni in modo magnifico e sa misurare ad occhio la diversità delle stature. Un ingresso come il suo è degno di tutti gli onori.
* * *
A quei lettori che ci domandano notizie del nostro « censimento dei giovani » rispondiamo che settimana per settimana siamo venuti dando, da oltre due mesi, il senso della sua marcia regolare. Abbiamo cioè presentato in succinti profili alcuni giovani e giovanissimi che ad un primo esame ci erano sembrati meritevoli di nota. Intensificheremo, nelle settimane prossime, la cernita e le segnalazioni. E poiché abbiamo fede nei giovani e ci proponiamo di non trascurare nessuno, (il Diorama non ha aspettato oggi a dimostrarlo, ad accorgersi che c’è una « letteratura giovane »: sono due anni ormai che la nostra pagina letteraria svolge la sua opera e non c’è stato libro degno di rilievo ch’essa non abbia recensito o in qualche modo indicato all’attenzione del pubblico, anche, se l'autore era un ignoto) abbiamo stabilito che di tutte le opere che ci giungano sia dato conto almeno sommario in un elenco che terremo settimanalmente aggiornato, restando sempre fermo il principio che ad alcuni autori ed opere riconosciuti particolarmente meritevoli saranno consacrati speciali profllì. Ecco dunque un elenco, da aggiungere a quello che s'è venuto naturalmente formando con le segnalazioni delle settimane passate:
Piero Ravasenga: nato nel 1908, autore di Memorie di Primavera (ed. La Goletta, Roma) e di Morte della sensitiva (ed. Baretti, Torino). Astone Gasparetto: nato a Venezia nel 1908, laureato in giurisprudenza. Autore di Dodici racconti (ed. Zanetti, Venezia, 1932).
Roberto Lucifredi: nato a Genova nel 1909, Autore d’una monografia su Manzoni e il diritto, notevole contributo nel campo giuridico agli studi sul grande lombardo (Soc. Ed. Dante Alighieri).
Umberto De Franco: nato a Catania nel 1908. Autore di Nove novelle apoplettiche (ed. Mundeca, Catania) e di Ignoranza e saggezza, divagazione critica (ed. Il Successo, Roma). Arturo Tofanelli: nato a Cerreto Guidi (Firenze) nel 1908. Autore del volume di liriche Gli astri fanno all’amore (Istituto Editoriale Nazionale, Milano).
C. Ferdinando Musso: nato a Torino nel 1910, autore del romanzo Ventate sulla cenere (ed. Montes, Torino).
Vladimiro Miletti: nato a Trieste nel 1913, autore del volume Novelle con le giarrettiere (ed. C. U. Trani, Trieste). Ha aderito al movimento futurista.
Gian Pietro Giordana: nato a Roma nel 1912. Ha scritto il suo primo romanzo Rondini al Liceo (ed. Formiggini, Roma) a diciassette anni.
Domenico Jannaccone: nato a Salerno nel 1912. Ha pubblicato Basilisco, liriche (ed. Hesperia, Torino). Raffaello Roberto Menasci: è nato a Milano nel 1911. Ha pubblicato il romanzo L’antico cavaliere (ed. Beiforte e C. Livorno).
Luigi Bolgiani: nato in Brianza nel 1908. Autore di Cristallo poliedrico, liriche (ed. Corbaccio, Milano).
Dino Buzzati-Traverso che ha vinto il premio « Festa del Libro » istituito a Milano col romanzo. « Bàrnabo delle montagne ».

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 28.06.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Dino Buzzati Traverso,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1112.