Diorama Letterario

Titolo: I libri della settimana

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-06-28

Identificatore: 1933_303

Testo: I libri della settimana
Consigli a mia figlia
Ricordate il celebre aforisma di Alphonse Karr sulla donna letterata? Non mancano le occasioni di smentirlo. Una ce l'offre Rosa Esther, autrice di « Avere vent’anni » (Edizioni Cosmopoli, Roma) e di un libretto di « Consigli a mia figlia Bella », pubblicato in questi giorni, con un’acuta prefazione di Corrado Alvaro, pei tipi dell'editore Giuseppe Carabba di Lanciano. Essi sono quanto di più squisitamente femminile, di più teneramente morbido, di più umilmente sottomesso agli istinti, alle leggi e alle esigenze della femminilità, si possa immaginare. Stabilito ciò, aggiungeremo che l’arte della poetessa, ancor troppo cerebrale per esser matura, non sempre riesce a sanare umanamente l’inevitabile dissidio fra queste due personalità, continuamente impegnate in una singoiar tenzone di propositi e di aspirazioni, in una lotta non sempre ad armi cortesi per il prevalere dell’una sull'altra. Invano la donna cerca di disincantarsi, di sfuggire dal suo involucro psicologico e morale, d'irridere a se stessa, di negare ogni valore ai sentimenti umani più semplici ed eterni; noi già sappiamo che per essa difficilmente ci sarà scampo, che nulla potrà liberarla, anche nelle sue più felici realizzazioni artistiche, da quella sua femminilità irrequieta, discorde, sempre in agguato, ora tutta singulti, spasimi e violente reazioni, ora tutta sorrisi, tenere lepidezze, dolci languori, malinconie soavi e tepide come altrettante piccole felicità. Libri come « Avere vent’anni » e « Consigli a mia figlia Bella » sono l'inizio di un cammino sicuro, anche se non facile: soprattutto per le rinunce che impone (troppe scorie ancora da abbandonare, troppi echi e reminiscenze da bandire) e per la disciplina che esige.
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Rosa Esther