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Titolo: Per la diffusione del libro italiano all'estero

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-06-28

Identificatore: 1933_304

Testo: NOTIZIARIO
Per la diffusione
del libro italiano all' estero
L’editore Valentino Bompiani ha proposto la creazione di un Consorzio tra editori per assicurare in modo organico e continuativo la penetrazione del libro italiano in ogni Paese. Alla discussione nata intorno alla proposta Bompiani hanno partecipato editori, autori, librai, ecc. Dal loro contributo diretto alla discussione in parola, il Bompiani ha desunto le seguenti conclusioni che ci comunica e che riproduciamo nell’interesse di quanti si occupano della diffusione del libro:
1) gli editori intervenuti nella discussione convengono nel riconoscere la necessità e l’urgenza di assicurare in modo organico e continuativo la penetrazione del libro italiano in ogni Paese;
2) gli editori sono favorevoli alla creazione di un Consorzio o di una organizzazione commerciale, che raccolga tutte le Case editrici, senza creare con questo un ingiusto monopolio;
3) si riconosce indispensabile al buon esito dell’iniziativa la concessione della franchigia postale, o, almeno, l’applicazione della Convenzione di Stoccolma;
4) vi è sostanziale concordia sulla determinazione dei còmpiti da attribuirsi al progettato organismo; il quale, per l’attuazione dei suoi fini, dovrà valersi, oltre che dei mezzi elencati nella proposta, di quelli che l’altrui riconosciuta esperienza (da ricordare i consigli di Marino Parenti) ha suggeriti e meglio potrà in seguito suggerire;
5) il ceto editoriale è disposto a fare anche qualcosa di più che convertire in azioni del nuovo Ente quanto fosse loro dovuto sulle vendite effettuate all’estero;
6) sembra a taluno che non bastino modesti mezzi finanziari a porre in essere e far vivere l'organismo: e che d’altra parte l’« Alleanza del Libro » (Leo Pollini, che ne è consigliere delegato, lo ha dichiarato ne La cultura e il libro) non potrebbe assumere l’iniziale onere finanziario, ancorchè modestissimo. Si è appreso anche, nel corso della discussione, e da autorevolissime fonti (Vallardi e Bemporad) che il Ministero degli Esteri e la Direzione generale delle Scuole italiane all’estero hanno mostrato l’intenzione di aiutare finanziariamente e, sembra, cospicuamente, una seria iniziativa intesa ai desiderati fini;
7) il progettato organismo verrebbe a concludere fa vasta opera di dissodamento già condotta dall'on. Ciarlantini, quale Presidente della Federazione, dalla «Dante Alighieri», dall'on. Ferretti con il suo Istituto italiano del libro, e da quant’altri, da tempo, singolarmente si adoperano, e in Italia e all’estero, per l’esportazione del libro italiano; e potrebbe affiancarsi, senza turbarla o misconoscerla, ad ogni altra iniziativa di propaganda d’italianità all’estero.
« In questa rassegna editoriale — conclude il Bompiani — non tutti gli editori figurano, ma di fronte all’autorità che alla discussione han conferito l’intervento spontaneo dei nostri maggiori esponenti e il giornale che l’ha ospitata, non è legittimo interpretare il silenzio di alcuni se non come consenso. Il compito da tamburino — quale ad un giovane meglio si conviene — che m’ero assunto per l’improvvisa adunata editoriale, è così terminato e concluso. Terminato, perchè di tradurre in atto l’auspicata impresa spetta all’autorità e alla esperienza dei maggiori: concluso, perchè le parole di Antonio Vallardi, nella carica che egli riveste, non possono essere soltanto riconoscimento di una chiara e concorde aspirazione, ma anche e soprattutto impegno di rapida attuazione. Da ogni parte si chiede ormai a gran voce che si affronti e si risolva questo problema vitale: gli editori sono pronti a dare la loro parte di opera e di contributo e non attendono che di essere chiamati dagli organi dello Stato, che solo può sorreggere con la sua potente mano l’iniziativa ».
* La Casa editrice Augustea pubblica un romanzo beduino, tradotto con molta diligenza dal prof. Giudici. È il primo romanzo moderno, di notevole interesse, scritto in arabo e tradotto in italiano.
* Pierre de Nolhac, decano degli italianisti di Francia, pubblica nel fascicolo di giugno della rivista Dante, che esce a Parigi sotto la direzione di Lionello Fiumi, un lungo ed affettuoso saggio in cui enumera tutti i suoi debiti di riconoscenza verso l’Italia e gli italiani. Sono cinquant’anni che Pierre de Nolhac ama di profondo e immutato amore il nostro Paese, e non si può leggere senza commozione i suoi motivi di gratitudine, che vanno dalle prime ricerche giovanili nella Biblioteca Vaticana fino alle realizzazioni del Fascismo rigeneratore.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 28.06.33

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Per la diffusione del libro italiano all'estero,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1114.