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Titolo: Scrittori giovani: Felice Orsini

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-07-19

Identificatore: 1933_330

Testo: SCRITTORI GIOVANI
Felice Orsini
Ha adottato un prenome romantico, col quale si presenta alla ribalta letteraria, ma il suo primo nome è Virgilio, quasi a propiziare una vocazione classica che non è venuta. Virgilio Felice Orsini, nato in terra d'Abruzzo, esordisce con un romanzo, A vent'anni, uscito nella serie dei « prosatori italiani » del Vallecchi. Il titolo denuncia chiaramente l’origine e i caratteri dell'opera. Nè l'averla messa sotto l'etichetta romantica è senza significato in rapporto alla concitazione generale del tono e al partito che l'Orsini sa trarre dai contrasti, costruendo certi periodi a ombre e luci sciabolale che ricordano un poco la maniera dell'Oriani in No e in altri romanzi. Ma se là il tono poteva essere giustificaio dal gusto del tempo e dalla posizione ideale dell'Oriani nei confronti della materia sulla quale esercitava la sua revisione di storico e di critico insieme con la sua esuberanza passionale, nel caso dell’Orsini certe enfasi e sproporzioni mal s'adattano allo schema del racconto autobiografico e lo sviano da quella linea semplice e dimessa sulla quale la confessione deve mantenersi se non vuol cadere nella rettorica. Detto questo, va riconosciuta all'Orsini una felice disposizione a interpretare sul piano autobiografico non soltanto la propria avventura terrena ma anche la propria inquietudine morale, a rendere il senso d’un dramma interiore che è sinceramente sentito e a vivificarne spiritualmente il fatto personale il cui interesse in sè non uscirebbe dal comune. In quella tensione l'Orsini non sempre arriva all’arte, ma qualche volta ci arriva, soprattutto là dove, accostandosi alla sua terra e all’ambiente in cui è cresciuto e dal quale forse non è mai uscito, vi si immedesima e confonde con panica ebrezza. Mancano ancora all’Orsini la divina simplicitas, che è il gonfalone trionfale dell’artista maturo, e un controllo rigoroso sulla sua tendenza a risolvere in eloquenza le reazioni suscitategli dal ricordo e dalla riflessione. Dalla natura no; quando si accosta alla natura l’Orsini ti salva e trova più d'una nota d'autentica poesia.
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Livio Randi: pseudonimo di Fidia Gambetti, nato nel 1911. Ha pubblicato: Sete all’ombra, liriche (ed. Tipografia del Littorio, Forlì, 1932).
Paolo M. Liverlano: nato a Roma nel 1910, autodidatta. Ha pubblicato La bestia intersessuale, poema (Studio Editoriale Romano, 1932).
Lincoln Cavicchioli: è nato a Codigoro nel 1908. Diplomato in elettrotecnica. Ha pubblicato Ti porterò fortuna, novelle con prefazione di Renato Simoni (ed. Perseo, Milano, 1932); e ha fatto rappresentare due commedie: Un altro cuore e L'amore è un altro affare.
Andrea Tosto De Caro: è nato a Trapani. Dirige la rivista letteraria Parva Lucerna e ha pubblicato Specchio d’acque, liriche (ed. La Tradizione, Palermo, 1933).
Giuseppe Morando: è nato ad Asti nel 1909 e ha fatto l'operaio fonditore. Collabora alla « Sezione dei Piccoli » della Gazzetta del Popolo e ad altri giornali per bambini. Ha scritto un romanzo, L’avvenire è per noi; e ha pubblicato La fatica di vivere, novelle (ed. Piemonte, Torino, 1931).
Paolo Apostoliti: è nato in Calabria. Ha pubblicato: Aspetti del secolo (ed. Barbara, Reggio Calabria) e Viaggi al sole (ed. Cavalieri, Como).
Elio Bravetta: è nato a Torino nel 1910. Fa parte della redazione di Vent'anni, rivista del Guf torinese, e dirige il quindicinale a colori Doposcuola. Ha fatto rappresentare la commedia Venere e Marte (1926) e ha pubblicato I fratelli senza amore, liriche (ed. Selp, Torino, 1931).
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File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 19.07.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Felice Orsini,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1140.