Scrittori giovani: Ettore Li Gotti (dettagli)
Titolo: Scrittori giovani: Ettore Li Gotti
Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1933-07-26
Identificatore: 1933_338
Testo:
SCRITTORI GIOVANI
Ettore Li Gotti
Il siciliano Ettore Li Gotti, a ventitrè anni, ha scritto una monografia su Giovanni Berchet, di 650 pagine (pubblicata a Firenze, presso la « Nuova Italia ») che ha messo a rumore il campo degli studi storici del Risorgimento. È un'opera nata come tesi di laurea, poi rifatta e divenuta autonoma come libro. Per documentarsi il Li Gotti ha compiuto un viaggio nel Belgio, e ha soggiornato a lungo a Milano e a Firenze, seguendo tappa per tappa, si può dire, l’itinerario del Berchet, traverso gli archivi, le memorie, le abitazioni. Il passato del Li Gotti, se a ventitré anni si può avere un passato, è intonato ad una serietà di preparazione culturale e letteraria di cui testimoniano le sue numerose collaborazioni a giornali e riviste importanti e adesso la monografia sul Berchet che, per proporzioni e originalità, può stupire se riferita alla età del Li Gotti, ma, liberata da ogni riferimento all’autobiografia e all'episodio e circoscritta al suo valore essenziale critico e spirituale, è un'opera notevole da un doppio punto di vista: sia come ricostruzione della vita d'un italiano esemplare sia come inquadramento del problema artistico e morale del Berchet nella cornice dell'Italia prima metà dell'Ottocento.
La « vita » infatti non è fine a se stessa, ma propone i temi d’uno studio sulla letteratura e la politica del Risorgimento nazionale che il Li Gotti conduce e sviluppa dentro i termini racchiudenti il passaggio terreno del poeta, dal 1783 al 1851, un’epoca carica di eventi, preparatrice d’una nuova storia, animatrice del rinnovamento della coscienza popolare italiana. « Ho ricostruito la biografia del Berchet letterato e ragionatore di politica, dice il Li Gotti, cercando di collocarlo nello sfondo delle idee letterarie e politiche del periodo iniziale del nostro Risorgimento, guardate nel loro sviluppo ». Il Li Gotti ha sentito benissimo che l’unità d’una figura come quella del Berchet non si scinde: che il poeta va giudicato insieme col pensatore e con l’uomo d’azione in potenza, che nel Berchet come negli scrittori del suo tempo la missione civile dell’artista era sentita, professata e messa al servizio della realtà con piena coscienza d'un dovere morale incombente alla loro generazione di fronte alle generazioni avvenire. La valutazione della poesia del Berchet richiede questa esatta proiezione sullo schermo della storia, senza di che ogni indagine e ogni deduzione resterebbero sterili. Si aggiunga che l’opera del Berchet nel campo della critica letteraria illuminatrice è sempre in funzione di detta missione, e se ne sarà in definitiva derivato uno di quei caratteri che nell'Europa del primo Ottocento distinguono il romanticismo italiano dagli altri romanticismi e lo pongono sotto il segno dello spirito e del pensiero nazionale. « Le cose della storia vanno lente, e la vita degli individui va rapida » diceva il Berchet negli ultimi suoi anni: per quanto rapida, egli l'aveva spesa bene, offrendo il meglio di sé alle speranze che il futuro avrebbe tradotto in realtà. Il suo contributo alla formazione della coscienza nazionale degli italiani è notevole, e nelle pagine dedicate alla « battaglia romantica » il Li Gotti ne precisa assai bene la portata e i caratteri. Come egli esattamente avverte, dall’esame delle idee berchettiane si potrebbero ricavare le grandi linee d'uno schema di storia letteraria romantica scritta con intendimenti romantici, cioè, in Italia, nazionali.
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Domenico Bartoli: è nato a Torino nel 1912. Ha pubblicato: Il Volontariato delle Camice Nere con prefazione di Auro d’Alba (Roma, 1931), e Ungheria di Trianon (1932).
Ottorino Ottavini: marchigiano di nascita e torinese d'adozione, ha 25 anni. Ha pubblicato La Madonnina di Bir Zereth, romanzo (ed. Druetto, Torino 1929).
Leo Wollemborg: è nato a Loreggia di Padova nel 1912. Ha pubblicato: Elena 1931, romanzo (ed. Formiggini, Roma).
Carlo Saliva: è nato a Robbio Lomellina nel 1914. Nel 1931 fu premiato nella gara tra gli studenti secondari del Regno per un componimento sulla prima transvolata atlantica di Italo Balbo. Ha pubblicata Le Grazie dello Spirito (Vercelli, 1933).
Antonio Delfini: è nato a Mirandola nel 1908. Ha pubblicato Ritorno in città, prose (ed. Guanda, Modena) e Giovinezza d’oggi.
Dario Capucci: è nato a Savignano e vive a Bologna. Ha pubblicato: Lo sguardo dei muri, liriche (edizioni Aldine, 1933).
Collezione: Diorama 26.07.33
Etichette: Censimento degli scrittori giovani
Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Ettore Li Gotti,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1148.