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Titolo: Segnalazione

Autore: Il Popolo d'Italia

Data: 1933-09-20

Identificatore: 1933_419

Testo: Segnalazione
Il libro di Gaetano Ciocca « Giudizio sul bolcevismo - Come è finito il piano quinquennale » (Editore Bompiani) è un libro che si legge lutto di un fiato. Chi scrive ne ha cominciato la lettura alle ore 15 del giorno 10 settembre e ha finito alle 20, 25 l’ultima pagina, la 271, che si chiude con una bella terzina dantesca. Chi è l’autore? È un ingegnere italiano, che e stato due anni in Russia, non come turista, ma come tecnico, per la costruzione e messa in marcia di uno dei più grandi stabilimenti industriali delia economia bolcevica; quello dei cuscinetti a sfere, nei dintorni di Mosca. È un uomo, dunque, che ha vissuto intimamente nel regime bolcevico, nel rosso dell’uovo, e ha potuto osservare e notare le fasi e i risultati dell’esperienza quinquennale. Trattasi non di socialismo e meno ancora di comuniSmo; quello russo è un gigantesco tentativo per realizzare un capitalismo di Stato. Non fa quindi che esasperare, portare all'ennesima potenza i guai del capitalismo privato. L’ing. Ciocca non ha scritto un libro polemico. Egli ha rappresentato la realtà bolcevica qual è. Le conclusioni sono negative, obiettivamente negative; lo Stato bolcevico che fa l’agricoltore, l’industriale, il commerciante non ha raggiunto i suoi scopi: il benessere della popolazione è più che mai lontano, quello che esiste è la universale miseria di Stato. A pagina 136 l’ing. Ciocca dice che nel sistema economico russo « regnano sovrane l’incertezza, l’imprecisione, la sconnessione ». E a pagina 146 « Fallito è il sogno della felicità industriale che genera la felicità sociale ». A pagina 155 « La sensazione della precarietà, L'incubo che vengano a mancare i mezzi per vivere, seguono il cittadino sovietico come l’ombra ». A pagina 161 « Nelle piccole citta il commercio delle cose usate costituisce la normalità e sui mercati non si trova altro. Ciò dà una impressione di sfacelo. Anche le poche cose nuove paiono prendere la patina del vecchio e l'aspetto generale è di una immensa liquidazione. La povertà distende ovunque il suo manto grigio ».
Tutti i fascisti che vogliono sapere come è finito il piano quinquennale e vogliono documentarsi sulla « reale » situazione dei Soviet, sono invitati a leggere il libro dell’ing. Ciocca. Essi vi troveranno anche la conclusione fascista alla quale il Ciocca giunge, poichè solo la concezione corporativa del Fascismo, cosi come fu elaborata nella Carta del Lavoro, concilia gli interessi del singolo, con quelli della collettività rappresentala dallo Stato. Nella concezione fascista lo Stato non vuol fare l'agricoltore, l’industriale, il commerciante, salvo in casi eccezionali nei quali sia necessario, ma vuole imporre una disciplina all’agricoltura, all'industria e al commercio.
Più che una recensione, questa vuol essere una segnalazione. Il libro avrà, come deve avere, molti lettori e chiarirà molte idee. (Dal « Popolo d'Italia ». )

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 20.09.33

Citazione: Il Popolo d'Italia, “Segnalazione,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1229.