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Titolo: Scrittori giovani: Luigi Bolgiani

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-11-01

Identificatore: 1933_478

Testo: SCRITTORI GIOVANI
Luigi Bolgiani
Nato in Brianza, quasi un autodidatta: ha scritto Cristallo poliedrico, liriche edite da Corbaccio: « ormai un lontanissimo lumicino della mia adolescenza » dice l’autore. Vediamo. Sciolto dalla disciplina della tecnica tradizionale, il Bolgiani distende i suoi motivi su schemi esteriormente liberi, ma abbastanza vigilati. Il volume che deriva il titolo da una parte della scienza così ricca di mistero e di poesia ripete poi dalla musica le sue partizioni: si comincia con un preludio, si procede con l’andante, il melanconico, l’allegro, l’appassionato, lo scherzo, la fuga, il sereno, il maestoso, il solenne, per giungere al finale. Ma queste non sono che indicazioni, e se la poesia del Bolgiani nutre la nobile aspirazione di sgorgare « da sogni di te » come quella di Shelley, la sua musicalità in senso intimo come in senso formale è molto ridotta, direi anzi che il Bolgiani si compiace d’una certa rudezza di atteggiamento e di espressione che fa corpo con le sue immagini squadrate più nel legno spigoloso che nel metallo duttile. Anché questa è una caratteristica, e può diventare una qualità a patto che non si senta lo sforzo o almeno che esso non copra momenti di stanchezza e peso di temi trascinati. Ci piace, nel Bolgiani, a parte le sue incertezze formali e discontinuità, quell'esordio brillantemente introdotto che risolve la poesia in fede nella vita attiva e nelle forze originarie fin dalle prime battute. Siamo in un mondo ottimìstico, ma dell’ottimismo della giovinezza: fatto cioè di coraggio, di audacia e di quel tanto di speranza che ogni giovane porta con sè come lo porta con sè ogni poeta anche se non l’ammette. L’equazione giovinezza = poesia è vera dall'alba del mondo. Il Bolgiani la sente istintivamente e se ne compiace. Il suo modo di interpretare i miti eterni è essenzialmente romantico, ma lo salvano dai facili abbandoni alla maniera e il suo istinto e la sua intelligenza. Ci sono momenti dove la genuinità d'un poeta si rivela di colpo, e il Bolgiani ne ha più d'uno. Teniamone conto anche se parecchi dei suoi componimenti non vanno oltre la semplice impressione visiva, non scavano addentro, e possono sembrare giochi d'un'ora di tedio. In « Appassionato » e in « Fuga » vi sono alcune liriche che non mancano d'accenti sinceri e d’una loro originalità quasi dimessa. Accomiatandosi dalla poesia, il Bolgiani le promette di ritornare, perchè la porta nel sangue. E non è una vanteria.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 01.11.33

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Scrittori giovani: Luigi Bolgiani,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 08 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1288.