All'insegna delle Belle Lettere (dettagli)
Titolo: All'insegna delle Belle Lettere
Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1931-09-02
Identificatore: 136
Testo:
NOTIZIARIO
All’insegna delle Belle lettere
* La prossima ricorrenza del centenario della nascita di Ippolito Nievo, morto non ancora trentenne nel 1861 in un naufragio nel Tirreno mentre ritornava dalla Sicilia dove aveva preso parte alla gloriosa spedizione dei Mille, sarà degnamente celebrata, oltre che con cerimonie commemorative, con una grande edizione illustrata delle Confessioni d’un ottuagenario, che uscirà per cura della Casa Treves: le tavole e i disegni, numerosissimi, sono stati eseguiti dal pittore Gustavino.
* Cure diligenti e oculate dedicano da parecchi anni gli editori italiani ai libri per l’infanzia e la fanciullezza: e anche a questo genere di letteratura ci proponiamo dì dedicare, nel nostro notiziario, l’attenzione adeguata segnalando, a vantaggio delle famiglie che non sanno come contenersi nella scelta dei libri per i ragazzi, quei volumi di letteratura infantile che sia per il nome degli autori sia per la bontà della materia meritano di non passare sotto silenzio: affezionare il lettore al libro fin dalla tenera età è la chiave di volta della battaglia per la diffusione del libro italiano.
* Un'edizione critica delle Noie, poemetto del trecentista Antonio Pucci, amico del Boccaccio e del Sacchetti, appare in America a cura del filologo Kenneth Mckenzie, dell’Università di Princeton, che da anni dedica al piacevole poeta fiorentino diligenti studi. Antonio Pucci, canterino del Comune di Firenze e verseggiatore popolare, ha lasciato nelle Noie il suo codice poetico ed amoroso: pubblicandolo, il Mckenzie vi ha premesso un’introduzione che presenta al pubblico di lingua inglese gli elementi biografici e letterari necessari a illustrare la figura e l’attività del poeta.
* Cinquantadue lettere del bibliografo francese A. A, Renouard a G. B. Bodoni, tratte dal carteggio bodoniano della « Palatina parmense », sono pubblicate da Antonio Boselli nella rivista « La Bibliofilia »: abbracciano gli anni tra il 1791 e il 1812, cioè il periodo di maggior lustro della celebre stamperia reale del Bodoni, e sono lettere d’affari, avvivate però dal tono caldo della confidenza e dell'amore per l’arte. Intercalate alle lettore del Renouard sono le risposte del Bodoni, nove su tredici, perchè quattro già edite.
* L’opera più importante della scrittrice norvegese Sigrid Undset, premio Nobel, esce in italiano nelle edizioni Treves. Si tratta del romanzo Kristin figlia di Lavrans, che svolge una vicenda di passione e di lotta sullo sfondo storico della Norvegia del secolo XIV: vi campeggia la figura di Kristin, vergine battagliera che a poco a poco si spoglia della sua fragilità. La poesia della Undset predilige queste creature trionfatrici e crocefisse.
* La musicale poesia consolatrice di Alberto Samain, caro ai nostri crepuscolari. è distillata in un volume di Oeuvres choisies (ed. Mercure de France) che dal 1928 si ristampa per la quarta volta. Alla scelta sono premesse alcune pagine di Francis Jammes. Al Samain sarà prossimamente inaugurato nel giardino Vauban di Lilla un busto in bronzo, per iniziativa d’un gruppo d’amici che ne gettarono le basi sei anni fa, in occasione del venticinquennio della morte del poeta (18 agosto 1900) Alberto Samain è sepolto nel cimitero dell’est a Lilla, sua città natale.
* Alle doti di Vittoriano Sardou come storico fende omaggio G. Lenotre nella « Revue des deux mondes », commemorando il centenario del fecondo scrittore. Secondo il Lenotre, drammi quali Tosca, Termidoro, Madame Sans-Géne, sono dei grandi affreschi storici splendidamente messi in scena. La testimonianza del Lenotre, storico di larga fama egli stesso, è tanto più importante in quanto per molti anni egli visse nella più stretta intimità col Sardou. « S’il faisait ainsi revivre l’histoire — proclama il Lenotre — c’est qu’elle vivait en lui ».
* « Stendhal compagnon d’Italie » è il titolo d’un volume nel quale Gabriel Faure accompagna l’autore di » Rouge et Noir » nelle sue peregrinazioni italiane, dalla villa Serbelloni al caffè Pedrocchi, da Varese a Civitavecchia. « Noi non cerchiamo più — egli dice — nei libri di viaggi di Stendhal lo specchio fedele della sua vita, ma delle impressioni piene di fascino, dei tratti divertenti e dei lampi d’intelligenza sul carattere italiano e sulle belle arti ».
* Paul Morand è partito per l’America del Sud: egli si propone di studiare la formazione del continente latino-americano dopo le guerre di liberazione e di penetrarne la civiltà attuale. Naturalmente Paul Morand non farà il viaggio in incognito, ma In veste di conferenziere: molta attesa laggiù (e molti quattrini per lui). Un impresario di Buenos Aires lo ha scritturato per una serie di conferenze sui diversi aspetti della vita mondiale odierna.
* La montagna magica di Thomas Mann, romanzo che si svolge in un sanatorio d'alta montagna, contiene un lungo capitolo consacrato al fonografo. E’ un brano magistrale di critica fonografica e attesta presso il grande scrittore tedesco una conoscenza singolarmente precisa d’un soggetto che finora era stato toccato soltanto di passaggio dai principi della penna, più preoccupati d’idee generali che di osservazioni minute. Maeterlinck ha già alluso ai densi tesori spirituali racchiusi nei disco d’ebanite, Paul Valéry ha osservato da filosofo i « mutamenti sopravvenuti nell’antica industria del bello » e Pierre Benoit in Erromango ha utilizzato il malefico potere d’evocazione del disco per affrettare la follìa del suo miserabile protagonista; adesso Thomas Mann, da buon tedesco e da buon musicista, si indugia a registrare con scrupolosa esattezza le fasi d’un’audizione fonografica, le reazioni della macchina, dei dischi e dell’uditorio, cominciando col descrivere quasi da tecnico tutte le parti del fonografo.
Collezione: Diorama 02.09.31
Etichette: Notiziario
Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All'insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/136.