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Titolo: Fanciulli allo stadio, Goal

Autore: Umberto Saba

Data: 1934-03-14

Identificatore: 1934_106

Testo: Fanciulli allo Stadio
Galletto
è alla voce il fanciullo; estrosi amori con quella, e crucci, acutamente incide.
Ai confini del campo una bandiera sventola solitaria su un muretto.
Su quello alzati, nei riposi, a gara cari nomi lanciavano i fanciulli, uno per uno, come frecce. Ride in me l'immagine lieta, a un ricordo, a sera, si sposa, oscuro, dei miei giorni imberbi.
Odiosi di tanto eran superbi, passavano là sotto i calciatori.
Tutto vedevano, e non quelli acerbi.
Goal
Il portiere caduto alla difesa ultima e vana, contro terra cela la faccia, a non veder l’azzurra luce.
Il compagno in ginocchio che lo induce, con parole e con mano, a sollevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla — unita ebbrezza — par trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano, i fratelli.
Pochi momenti come questo belli, a quanti l'odio consuma e l'amore, è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso alla rete inviolata il portiere — l’altro — è rimasto, ma non la sua anima; con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano.
Della festa — egli dice — anch’io son parte.
Umberto Saba.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 14.03.34

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Citazione: Umberto Saba, “Fanciulli allo stadio,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1471.