Diorama Letterario

Titolo: ITALIA

Autore: Auro D'Alba

Data: 1934-06-27

Identificatore: 1934_284

Testo: ITALIA
Dopo averti contesa palmo a palmo a straniere masnade camminammo grondanti di lacrime e di pioggia per le tue strade invase.
Dieci giorni bevemmo l’acqua torba
che flagellava i ponti, dieci notti dormimmo sul tuo nudo
grembo, terra d’amore, o in marcia, a capo chino, disperati.
Fango e sangue negli abiti commisti vivemmo allo sbaraglio aggrappati dei tuoi fiumi alle sponde, o cercammo la morte con la febbre nelle pupille e un grido roco in gola la brutta morte che frugava intorno col fiato greve.
Com’eri bella, Italia in lacrime, violata!
Chi non t’ha visto allora
ghermita palpitante sgominata
del nostro amor non può dire d'amarti.
Col sole sulle fronti e con le trombe in testa le stesse strade ricalcammo un giorno e i nostri Morti furono legioni più dei vivi quadrate.
Fu per salvarti, o Madre, che colpimmo
i tuoi figli traviati
che al ritorno ci tesero l’agguato e accorse al nostro fianco l’adolescenza pura che nella morte è la perenne vita.
Camicia Nera, invincibile esercito che Iddio
mobilitò, sentimmo
fra le tue pieghe battere le vene
dei nostri Morti
odore acre fiutammo
di giovinezza atroce
vedemmo sul tuo bavero il sudario
dei Martiri dei Santi degli Eroi.
Camicia Nera, tragica uniforme di festa e di battaglia, per indossarti un giorno bisognava con sé aver fatto pace sentirsi come spiriti leggeri.
Nel vestirti ascoltammo un grido alzarsi dai sinistri patiboli alle croci dalle carceri dure alle trincee; vento di fiamma scaturì dai roghi diede ali ai nostri passi impeto travolgente alle tue squadre e poesia di guerra alle canzoni.
O necessaria
violenza in attesa dell’Amore!
Rinnovando la marcia
col più grande dei Cesari su Roma
e da Roma sul mondo, noi, già stroncati nel combattimento, benediciamo il buon sangue versato.
Auro d’AIba.