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Titolo: Il libro del giorno

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1934-09-19

Identificatore: 1934_388

Testo: IL LIBRO DEL GIORNO
L’inquilino del primo piano, che non si fa mai trovare in casa quando viene qualcuno a dargli un paio di schiaffoni, e deve prenderli in consegna il portiere dello stabile; l’equipaggio della nave, col comandante alla testa, che si diverte a gettare ogni sorta di improvvisati proiettili sul capo dei naufraghi aggrappati alle zattere; i turisti stranieri che vanno a vedere quelli che si levano i denti dal dentista; il celebre rapitore che rapisce dei vecchi signori con una lunga barba bianca e poi se li tiene in casa nutrendoli a pane e latte, niente sughi, altrimenti in un mese addio barba...; e poi le vecchiette, frotte di vecchiette arrampicate sugli alberi, vecchiette alle quali la folla dà la caccia per i vicoli del rione, vecchiette furbissime e svelte svelte che non si lasciano acchiappare da nessuno.
Tutti gli incongruenti personaggi, noti al lettori d’un periodico umoristico romano, si ritrovano ora in questo
« Porco qui! Porco là! »
contronovelle di Anton Germano Rossi, edito da Corbaccio (285 pag., lire 10).
Si tratta di un genere di umorismo che, se può far ricordare qua e là certi spunti di Mark Twain, non ha certamente riferimenti in Italia. La contronovella è un brevissimo racconto nel quale, con la più grande naturalezza di questo mondo, con l’aria di raccontare cose di tutti i giorni, e con l’aspetto più logico che si possa immaginare, per mezzo delle parole più fruste, sono narrati fatti strabilianti, senza nessun rapporto con la realtà.
Quanto più la situazione è fuori d’ogni possibilità, tanto più essa ha la parvenza di svolgersi come un avvenimento consueto, e, in certi casi, il distacco è così grande da superare anche i propositi immediati dell’umorismo per creare una atmosfera che non sarebbe troppo definire poetica. Accade difatti di pensare al Palazzeschi del «Lasciatemi divertire» o del « Codice di Perelà », quello cioè, più disinteressato e disumano, ma anche più artista.
E non è detto, d’altronde, che il disinteresse supremo di queste pagine non celi anche un’intenzione di satira antiborghese. Sentite come incomincia la contronovella della «Cattiva memoria »: « — Si ricorda, domandò il comandante della flotta al vecchio ammiraglio socchiudendo gli occhi, quella corazzata grigia che le ho dato l’altro giorno?... dov’è andata a finire?... — Quale, domandò sorpreso il vecchio ammiraglio — Ma si!... Quella grigia con tutti quei cannoni.. non si ricorda?... — Parola!, disse il vecchio ammiraglio scuotendo la testa. Quelle che mi ha dato sono ancora lì!, aggiunse indicando con un gesto e facendo l’atto di muoversi: Qui le corazzate come me le dà, così le lascio. — Quelle.. sta bene, disse il comandante della flotta con un cenno di assenso ma non si ricorda di quella corazzata grigia, grossa... Come?! Le dissi pure: stia attento a non perdere i cannoni che sono nuovi... ».

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 19.09.34

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Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Il libro del giorno,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1753.