L'uomo con l’ombrello (dettagli)
Titolo: L'uomo con l’ombrello
Autore: Leo Longanesi, Mino Maccari
Data: 1934-12-05
Identificatore: 1934_509
Testo:
MORALITÁ LEGGENDARIE - "L'uomo con l'ombrello
La vita offre infinite risorse; si starebbe freschi a non giovarsene! Guai agli uomini distratti, in Italia. Il turno viene per tutti, solo chi se lo lascia sfuggire sarà morto per sempre; inutile poi darsi daffare! Quanti se ne conoscono di uomini che non hanno altro merito che quello di non aver perduto il loro turno?
Ecco, sembra che tutto sia placido, non debba volare una mosca e non convenga che leggere il giornale; « Non c'è nulla da fare, — si dice — altro che attendere »; invece, invece proprio in quell'attimo scocca un turno, uno dei tanti turni della fortuna. Di chi sarà dunque? Può essere anche il nostro, quello che perderemo per sempre restando seduti.
Nessuno se ne accorge, ma in una piccola città di provincia, in un paese, in una casa sperduta un personaggio sconosciuto si affaccia all’uscio, guarda il cielo per sapere se prendere o no l'ombrello, si ficca in testa il cappello ed esce. Nulla di strano, chissà quanti uomini escono a quell'ora!
Il personaggio sconosciuto cammina per la via come tutti gli altri, entra dal tabaccaio, compra un sigaro, esce col sigaro in bocca, l’accende, poi si perde fra la folla. Nulla di nuovo, è quel che facciamo un po’ tutti; ma il personaggio sconosciuto ha udito una voce, come Giovanna d'Arco: il suo momento è venuto.
Ecco, il personaggio sconosciuto entra in un palazzo, attraversa l'andito, sale le scale, attende in una sala, accosta un signore, gli sussurra qualcosa all'orecchio, poi scompaiono in un'altra stanza. Di là osservano un libro che ha le pagine seminate di numeri. I due si sorridono, si strizzano l'occhio, poi escono assieme.
Ora sono giunti al portone di strada; il signore chiama una automobile lustra come una spera, stende la mano al nostro personaggio e gli dice: «Siamo intesi? Allora acqua in bocca! Far finta di nulla e il resto vien da sè ».
L'automobile parte. Il nostro uomo resta solo; indugia un attimo soprapensiero, poi riprende il cammino.
* * *
Un mattino, davanti alla piccola casa di questo ignoto sosta un camion, carico di mobili. La porta è aperta: due facchini escono trasportando un armadio. Il personaggio parla in fretta col conducente del camion, poi si perde fra la folla dei passanti. Nulla di strano, davvero! ma se un giorno entrate in un Ministero, e seduti nella sala d’aspetto attendete gli eventi, vedrete tutto a un tratto i portieri scattare in piedi dalle seggiole. Cosa succede? Entra un personaggio, quello stesso signore che vedeste un giorno sulla soglia di casa sua, con gli occhi volti al cielo, indeciso se prendere o no l’ombrello.
Leo Longanesi.
(Dis. di Mino Maccari).
Collezione: Diorama 05.12.34
Etichette: disegno, Leo Longanesi, Mino Maccari, Moralità leggendarie
Citazione: Leo Longanesi e Mino Maccari, “L'uomo con l’ombrello,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/1874.