Diorama Letterario

Titolo: Russia

Autore: Giuseppe Valentini

Data: 1935-01-02

Identificatore: 1935_39

Testo: RUSSIA
Nel mondo mutato le case
stan come volti ciechi, necessarie, disadorne, senza speranza.
Approdate chissà come le chiese
a questo tempo nudo, le grandi croci, le cupole d'oro:
moriranno.
Gli uomini sono giovani e spietati, nulla li stanca, nulla li trattiene.
Tutto han sofferto e sono sempre vivi. Soffriranno ancora, ma vanno, decisi, a uno sbaraglio leggendario, estremo, con occhi schietti di bambini.
Contro di loro lande sconfinate, memorie sacre, selve di fucili, parole dieci volte millenarie.
Con i suoi stracci, tra le sue rovine va questa gente nel mondo mutato. Fanciulli troppo presto coraggiosi non li arresta la fame, non li atterrisce la morte, li accende, non li consuma il loro strenuo soffrire.
E se ne vanno le cupole d’oro, le grandi croci, le materne case...
* * *
Dolenti stagioni ti seguono, terra senza respiro, stupefatta e paziente, buia.
Conosci da sempre l’odor del sangue e quello della fame: ti chiamarono santa, eri una madre in angoscia, in travaglio, in preghiera, dai grandi fianchi pronti a germinare sempre, ad ogni sventura preparata.
Ora che sei?
Tutti i tuoi figli t’hanno rinnegata.
Che ne farai delle tue croci d'oro, delle tue tombe, delle tue sciagure?
Non t’accadrà più nulla: sei deserta, perduta.
Ti solcano ancora i fiumi?
Ancora su di te cadrà la neve?
La neve senza peso e senza voce che un tempo ti veniva a consolare, che ti guariva del sangue perduto. T’attendono inutili giorni: dal tuo spossato grembo nasce una folta gente senza memoria.
Sempre fedeli solo due compagni ti restano del tempo tuo remoto: l’odor del sangue e quello della fame.
Mosca, 1933.
Giuseppe Valentini.
Le grandi croci, le cupole d’oro... (La piazza del Cremlino a Mosca, oggi piazza Rossa, in una stampa del 1787)