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Titolo: Eugenio Montale

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1931-11-18

Identificatore: 215

Testo: GALLERIA

Eugenio Montale

« Ossi di seppia »; un titolo marino e pietrose. La fama di Montale poeta riposa su questa raccolta di liriche che ha toccato in un breve giro d'anni la terza edizione: ebbe due battesimi torinesi (1925 e 1928) ed ha ora il terzo all’insegna editoriale di Giuseppe Carabba [Eugenio Montale: Ossi di seppia - ed. G. Carabba, Lanciano 1931). cui va innanzi la prefazione che Alfredo Gargiulo scrisse per la ristampa torinese aumentata del '28. Queste indicazioni bibliografiche servono a stabilire un criterio di valutazione pratica nei confronti del Montale, il cui nome oggi non è ignorato neppure dal lettore di media cultura; e poiché, in questa stesse colonne, si dibatte con tanta abbondanza d'interventi autorevoli il problema della posizione attuale della poesia nel mondo, ecco che il caso Montale ci consente di riconoscere alla poesia autentica possibilità di risonanze spirituali che vanno oltre i chiusi cenacoli e le élites. Ma, accanto, a Montale poeta, respira e lavora Montale critico, il quale deve la sua migliore notorietà ai saggi su Italo Svevo: il primo e più vasto, comprensivo di tutta l’opera sveviana, usci nel novembre del ’25, cioè quattro mesi prima della « rivelazione » francese; teniamone conto, perchè le date conservano pur sempre il loro valore, e la rivalutazione di Svevo è partita da. casa nostra. Svevo, del resto, è stato un buon passaporto per Montale critico e poeta: eccolo collaboratore del New Criterion, di This Quarter, della Neue Zürcher Zeitung, ed ecco le sue liriche migliori tradotte in varie lingue, in francese da Robert Vivier, in inglese da Mario Praz, da Samuele Putnam, da Beckett. Si capisce come la poesia di Montale abbia più d'un numero per interessare l’intellettuale europeo, così grave e attonita com’è, così colma d'« impietrato soffrire senza nome » che non è una posizione di reazione, ma un atteggiamento di disperata angoscia di frónte alla rete che ci stringe e nella quale è vano cercare una maglia rotta per balzarne fuori, come è vano, nei silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segréto, aspettarsi

« di scoprire uno sbaglio di Natura
il punto morto del mondo, l’anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità ».

Sono versi d’una delle liriche più rappresentative del Montale, «1 limoni », che esprime compiutamente e chiude in un cerchio d’immagini magiche quello che è il motivo essenziale della poesia del Montale, la corrosione critica dell'esistenza, com’ebbe a riconoscere il Gargiulo: « un senso della vita umana e cosmica che lascia intravedere, in fondo a tutto, qualcosa, come una petraia»; questo aspetto desolato e pietroso del dramma dell'esistenza, questo tragico stupore di fronte alle forme della vita e ai volti della natura, non si risolvono in puro lirismo ermetico, ma alimentano fiori di poesia aderenti al sentimento e alla commozione generale; specie là dove, su compatti paesaggi morali che invadono il primo piano con la fatalità e la viscosità della lava che tramuta in pietra la campagna ferace, sboccia improvviso qualche fiore solitario, s’incide un attimo di tenerezza e di nostalgia, un ricordo lontano, una sensazione. Tipica, anche per questo, la chiusa dei « Limoni »:

« Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d’oro della solarità ».

Momenti simili nella poesia di Montale (in cui la vita e il suo travaglio son paragonati al camminare lungo una muraglia « che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia ») non son rari; si vedano, ad esempio, la Urica « Estenua » e tutto il gruppo « Mediterraneo »: dove il ligure fedele che è in Montale ha felicemente sentito il valore mitico e umano della « dolce risacca su le prode ».

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File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 18.11.31

Etichette:

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Eugenio Montale,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/215.