Beta!
Passa al contenuto principale

Titolo: Servizio a domicilio

Autore: lettori

Data: 1938-11-30

Identificatore: 1937-38_66

Testo: Servizio a domicilio
Maria Vicarelli, Padova — Tutte le Poesie di Salvatore Quasimodo sono state raccolte quest'anno in volume (le edite e le inedite): edizioni Primi Plani, Milano, 15 lire.
Ugo Fornari, Gàttico — Il ritorno integrale al tu latino è la soluzione più logica e naturale. Ed è esatta la vostra osservazione che l’uso del voi richiederebbe, ragionevolmente, che nelle risposte si usasse il noi (plurale maiestatico). L’esempio di dialogo... umoristico che voi mettete insieme a dimostrare quali assurdità nascerebbero dall’uso del voi e del noi merita di essere riferito al lettori.
Lui: — Signora, voi siete un’adorabile creatura e noi vi amiamo follemente
Lei: — Signore, abbiate pietà di noi. Noi slamo sposata, noi siamo madre, ecc. ecc. (Ce n'è abbastanza per far evaporare anche i bollenti spiriti di Alfredo Germont, Traviata, atto 2°, scena 1ª).
Italianissima Madre, Torino — I romanzi dell’Ottocento da voi citati non hanno bisogno d’essere « scoperti » perchè si continua a ristamparli e a leggerli (domandate a un libralo). Ma credete pure che romanzi leggibilissimi se ne scrivono anche oggi. Non bisogna irrigidirsi nella posizione di « laudator temporis acti », perchè è una posizione falsa ed ingiusta. Le stesse cose che voi scrivete le dicevano tanti lettori del primo Ottocento quando uscirono i Promessi Sposi, e le dissero quelli della fine del secolo a proposito di D’Annunzio e di Fogazzaro. Dunque?
Pietro Belli — Le vostre « scoperte » sono intelligenti; e delle osservazioni che ci trasmettete il « Diorama » terrà conto al fini, appunto, che tanto voi quanto noi ci proponiamo.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 30.11.38

Citazione: lettori, “Servizio a domicilio,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 13 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2385.