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Titolo: Invito alla biografia: Giuseppe Villaroel; Mario Puccini; Nicola Moscardelli

Autore: non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1939-04-12

Identificatore: 1939_124

Testo: Le inchieste del «Diorama»
Invito alla biografia
Abbiamo rivolto agli scrittori italiani questa domanda:
« Se vi incaricassero di scrivere la biografia di un grande italiano del passato, quale personaggio scegliereste? Perchè? ».
Giuseppe Villaroel vorrebbe scrivere la biografia del Carducci, che egli ritiene non ancora fatta nel senso ampio e completo della parola. Infatti:
« Non potremmo — egli dice — considerare come biografie carducciane il « Carducci uomo » di Papini (impareggiabile nel suo genere) o il « Carducci » del Bargellini (studio assai intelligente ed acuto); dove tutto è visto attraverso una lente d’introspezione letteraria e psicologica personalissima; nè il « Carducci » dello Zibordi che dichiara subito di averlo ritratto come l’ha visto lui; nè quello del Minghetti che tratta, per sommi capi, la vita del Poeta e non la ricostruisce in tutti i dettagli e i legamenti atti alla definitiva organicità biografica. Vorrei, dunque, fare una biografia del Carducci esauriente e precisa, sicché l’uomo tornasse a noi in tutti i suoi atteggiamenti e nella vera complessa essenza del suo carattere, così come fu vivo, non solo rispetto al mondo ideale, morale, lirico, culturale e civile della sua personalità; ma anche rispetto alla realtà umana in tutti i rapporti di fronte a se stesso e di fronte agli altri, nella società del suo tempo, sia per legami affettivi, sia per contatti occasionali, artistici e professionali.
« Questa biografia, fedele alla cronaca sino allo scrupolo, storicamente lineata senza fratture, psicologicamente esatta, moralmente perfetta, letterariamente e artisticamente serena, obiettiva e pur di vasto respiro ideale manca. Forse a questo compito pare si sia accinto qualcuno che, se non si lascia forzare la mano dalla sua natura di romanziere, potrà avere tutte le possibilità di fare quello che io vorrei. Intendiamoci subito: « vorrei ». La qual cosa non significa affatto che « potrei ». Nonostante tutte le buone intenzioni capisco perfettamente le enormi difficoltà e il paziente, annoso lavoro che occorre affrontare, senza essere mai sicuro, ugualmente, di riuscire nell’intento. Chè altro è quello che noi vogliamo, altro quello che, nelle realizzazioni ultime, possiamo. Ma farei la biografia del Carducci perchè mi sembra che, nella sua semplicità popolana, nella sua linearità senza capitoli romanzeschi e drammatici, nella sua massiccia austerità e nobiltà umana, nel suo grandissimo amore per la Patria, per la cultura, per la poesia (intesa come missione e non come semplice dilettantismo o arabesco cerebrale, densa di contenuto epico e drammatico) la vita di questo straordinario personaggio, cittadino, uomo, poeta, educatore, sia aderente, quante altre mai, alle necessità ideali artistiche e politiche del suo tempo e prepari, in parte, spiritualmente quello che storicamente poi realizzerà in pieno il genio di Mussolini ».
Giuseppe Villaroel
« Sceglierei un pioniere », dichiara Mario Puccini: e spiega:
« Quale sia; qualunque sia il campo dove si è portato, quali siano i gesti che ha offerto: si tratti di un esploratore, si tratti di un bonificatore di terre, si tratti dell’annunciatore d’una nuova, alta Idea, ancora immatura nei confronti dell’epoca in cui è proposta. A parte la cultura, a parte il linguaggio, necessariamente più alto nel pioniere spirituale rispetto al pioniere soltanto vólto verso l’azione, sollecitano ugualmente il mio interesse, e saprebbero, tanto un Cecchi, pioniere della nostra conquista africana, quanto un Oriani, mèntore e annunciatore dello spirito eroico mussoliniano e fascista; tanto l’ignoto emigrante, divenuto grande estancero in Argentina o grande fazendero nel Brasile, quanto lo scopritore noto o ignoto di una terra nuova, di una terra o di un paese ancora non raggiunti ».
Mario Puccini
Nicola Moscardelli opta per Leonardo:
« In lui si trovano tutte le aspirazioni, angoscie, incertezze dell’uomo moderno, ossia di noi. La volontà di comunicare col mondo attraverso tutte le arti e tutte le scienze: l’ansia di riscuotere l’universo nel proprio petto universale; la capacità di vibrare a tutte le voci che vengon di dovunque: enigmatico e profondo come la vita stessa.
Questo è il Leonardo della mia mente e, credo, il Leonardo della storia: tale che si può guardar da più lati, come un monte; che manda luce d’ogni dove, come un prisma ».
Nicola Moscardelli

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 12.04.39

Citazione: non firmato (Lorenzo Gigli), “Invito alla biografia: Giuseppe Villaroel; Mario Puccini; Nicola Moscardelli,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2541.