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Titolo: Carteggi e memorie

Autore: non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1939-06-07

Identificatore: 1939_174

Testo: Carteggi e memorie
Carducci Del-Lungo
A cura di Albertina Del Lungo si è pubblicato (editore Le Monnier) il carteggio che durante mezzo secolo, dal 1858 al 1906 intercorse tra Giosuè Carducci e Isidoro Del Lungo. Questo interessante documento « de amicitia » ebbe inizio e origine da una poesia che il Del Lungo studente pubblicò e che il Carducci, senza conoscerlo, lodò e difese pubblicamente, Poi sul cader di quell’anno 1858 i due giovani si avvicinarono e spiritualmente non si lasciarono più. La prima lettera, infatti, è di Isidoro Del Lungo che da Cortona dove abitava col padre medico accompagna al Carducci il dono della sua composizione poetica (una canzone Il trionfo della Croce per la festa del Crocefisso a Siena); e l’ultima è del dicembre 1906, quando il Carducci ebbe, pochi mesi prima di morire, il premio Nobel. In una lettera precedente il Del Lungo ricorda appunto al poeta gli inizi
della loro amicizia riferendosi alla « canzone » della giovinezza: «... pensa che ci siamo voluti sempre bene, fin da quando tu scrivevi: — È una canzone di metro toscano fatta da un giovanetto di diciassette anni... ». Lettere schiette da amico ad amico, che sono tutt’una cosa con la loro vita.
Ricordi pascoliani
Un primo volume di Ricordi pascoliani (Tip. Garattoni, Rimini, L. 12) ha messo insieme Giulio Tognacci, ripromettendosi di completarlo con altre due serie. Questa prima raccoglie un seguito di inquadrature della figura del poeta in ambienti caratteristici e in momenti decisivi della sua biografia; e il Tognacci è da lodare così per il modo suggestivo della rievocazione come per il contributo di materiale inedito ch’egli offre agli studiosi ed agli ammiratori del poeta romagnolo; i quali aumentano di anno
in anno, quanto più il tempo allontana l’immagine del soave e dolorante cantore, e vengono a lui in gran parte dall’umile gente, per miracolo della poesia che quando è vera stabilisce i contatti e li annoda; e raggiunge, al di là della lettera che può talvolta essere faticosa e oscura, lo spirito.
Tra i documenti che il Tognacci pubblica intorno alla passione italica del Pascoli e alla sua fede nel destino della « grande proletaria » di cui egli salutò l’ascesa quando « si mosse » per l’impresa libica, troviamo questo messaggio dettato nel Natale del 1911 e affidato a un gruppo di studenti delle Università italiane perchè lo diffondessero fra le truppe combattenti di Tripoli e di Tobruk:
« Da Roma - e dalle più nobili città d’Italia - noi studenti delle Regie Università e dei Regi Istituti Superiori - veniamo alle coste libiche fra Tripoli e Tobruk - a vedervi il primo grande Esercito nostro militante oltremare - dopo quelli di Scipione e di Metello - a vedervi la prima nostra Armata incrociante in Oriente - dopo quelle di Genova e di Venezia - a vedervi congiunte e con migliore auspicio riprese le nostre due Grandi Storie - dai loro due più gloriosi momenti. - Ascendiamo le ripide navi -discendiamo le improvvise trincee -dove con gli occhi ai segnali, coi fucili in pugno, avanti le macchine, accanto ai cannoni - aspettate il grido: « Avanti, Italia! ». - Veniamo a gridarvi i nostri nomi di fratelli -a festeggiare in famiglia con voi la festa intima della rigenerazione - a dirvi grazie di avere accresciuto e abbellito col vostro esempio altissimo - la somma dei nostri doveri - e d’aver messo luce e ardore nuovi nelle nostre scuole - e nei nostri cuori l’inestimabile desiderio - di essere pari a voi, cioè pari all’Italia qual fu e qual sarà. - O marinai o soldati o volatori - maestri a noi di semplicità, di umanità, di fortezza, di eroismo e di martirio ».
Sempre viva e ardente fu nel Pascoli la passione coloniale, costante il suo interesse per le cose africane, e la sua opera, da Odi e Inni alle antologie scolastiche e ai Discorsi, ne fa testimonianza.
Disegno di Giovanni Pascoli

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 07.06.39

Citazione: non firmato (Lorenzo Gigli), “Carteggi e memorie,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 12 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/2591.