Daisy di Carpenetto (dettagli)
Titolo: Daisy di Carpenetto
Autore: non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1932-06-08
Identificatore: 1932_272
Testo:
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Daisy di Carpenetto
Sette romanzi in pochi anni. Il settimo, L’amore nemico (ed. Mondadori), esce in questi giorni, a continuare una collana che dal Segreto della pace, contro cui s'appuntarono gli strali di una non dissimulata diffidenza, è venuta svolgendosi metodicamente, dimostrando tappa per tappa le cresciute possibilità della scrittrice piemontese in linea artistica e l'affinamento della sua esperienza di vita. Incertezze, ingenuità, mancanza di misura e, sul piano dei problemi di lingua e di stile, un candore assoluto: eppure l’impressione che derivava dalla lettura dei primi roman zi della Carpenetto non era del tutto sfavorevole, si snodava anzi sulla scia d’un sentimento simpatico e cordiale in ragione della franchezza e della sincerità con cui la giovane scrittrice impostava problemi di psicologia amorosa e li svolgeva, guidata, più che dalle sue personali esperienze, dalla sua sensibilità e dal suo istinto di donna. S'è già notato tante volte quale sia l'errore fonda mentale che mina alla base la letteratura femminile, che la snatura e la devia, perchè convenga ripetersi. La donna che scrive si dimentica assai spesso d’esser donna, rinuncia al tesoro di osservazioni e di scoperte che sta nel fondo della sua sensibilità e che aspetta soltanto d’essere sfruttato, per mettersi al livello degli uomini e impegnarsi nelle loro stesse direzioni, coi risultati che tutti sanno. A Daisy di Carpenetto questo rimprovero non si può fare: i suoi romanzi recano, nei loro stessi difetti, l’impronta della sua ricca personalità, sono documenti di una nobile crisi spirituale, espressa attraverso drammi, talvolta in potenza, che riflettono caratteristici aspetti della vita contemporanea nella quale la donna ha si gran parte, la donna appunto della nuova generazione che le necessità della esagitata esistenza odierna, il prepotere d’una realtà cinica e brutale hanno spogliato del fascino della femminilità sino a farne un concorrente o un camerata dell’uomo. Ma le donne di Daisy di Carpenetto reagiscono contro la realtà con tutto il loro essere, lottano spiritualmente e direi fisiologicamente, tendono alla riconquista d’un primato morale che noialtri saremmo ben lieti di riconoscere loro, alla rivalutazione d’una tradizione di gentilezza e dì passionalità davanti alla quale vorremmo inchinarci con la reverenza dei cavalieri antichi. Ben ritorni il culto del sentimento e dell’amore nel mondo devastato: l'umanità odierna ne sente più nostalgia di quanto si creda. Per questo i romanzi di Daisy di Carpenetto ci sembrano destinati a piacere più agli uomini che alle donne: perchè rappresentano le donne come gli uomini le vogliono. Vedete L’amore nemico: è la storia d’una passione intesa al modo romantico, che, si svolge nel paesaggio solare di Capri e tra i mausolei romani e le basiliche bizantine della morta Ravenna (in codesto gioco d’ambientare i personaggi in aderenza ai loro stati d’animo e di proiettare su questi le luci dell’ambiente la scrittrice ha raggiunto una matura abilità nella quale le giovano la sua conoscenza della società elegante, la sua aristocratica mondanità): là un incendio dei sensi, qui il crepuscolo della passione che si spegne. La soluzione data dall’autrice al contrasto delle due psicologie non ci persuade secondo la logica: ma anche l’illogicità nelle decisioni estreme, nel tirare le conseguenze, non è squisitamente femminile? La figura più completa del romanzo è, si capisce, l’eroina (una cantante celebre): l'uomo è condannato a una parte non simpatica, cristallizzato in quelle formole-luoghi comuni che caratterizzano l’egoismo dei mediocri. Ma non bisogna dolersene: perchè la vicenda di due pellegrini che si sono illusi di amarsi, tende, anche attraverso più di un artificio letterario, alla conquista d'una verità, alla interpretazione d’un conflitto che la vita, tra le ragioni dell'amore e le esigenze d'una attività artistica e pratica, getta spesso tra i piedi delle creature obbligandole a fermarsi ed a mutare strada.
Collezione: Diorama 08.06.32
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Citazione: non firmato (Lorenzo Gigli), “Daisy di Carpenetto,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/528.