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Titolo: Il miglior libro dell’Anno X

Autore: Lettori

Data: 1933-01-04

Identificatore: 1933_62

Testo: Il miglior libro dell' Anno X
Abbiamo invitato i lettori a rispondere alla seguente domanda
Quali libri avete letto durante l’anno X e quali di questi hanno fatto su di voi maggiore impressione?
A inchiesta chiusa stabiliremo una classifica dei dieci migliori libri pubblicati in Italia durante l'anno X, e agli autori dei giudizi più originali assegneremo dei premi in libri.
Quando — noi pochi della colonia italiana che ancora ci occupiamo di buoni libri — leggemmo « Tatuaggio » di Elio Talarico, ci fu subito chi gridò al miracolo. Tecnicamente perfetto — Sembrava a noi di scoprirvi Virginia Woolf — umanamente alto e sereno — si fece il nome di Raskolnikoff per l’indifferente Marco Boccadoro: moralmente sano — il nome di Zola non ci piacque mai. E adesso? Incomincio a capire che, al pari di tutti i veri artisti, il Talarico, autore di « Tatuaggio », non è delimitabile dentro nessuno schema. E attendo con impazienza qualche sua nuova opera.
BERTO PAGANINI - Londra.
« Capogiro » di Arnaldo Frateili è, fra i romanzi dell’anno X che ho letti, quello che mi piace di più. Vi è in esso una sì dolce e calda preparazione allo sbocciare dell’idillio inconsueto, che questo, al suo avverarsi, non causa più alcuna sorpresa anzi si impone come un fatto inevitabile. Dopo Gigli, Angioletti, Titta Rosa, Tecchi, Villaroel che, fra i tanti critici del libro, sono, a parer mio, quelli che hanno dato i giudizi migliori, a noi, od almeno, a me... giovane impiegatuccia, credo non rimanga da esprimere che punti di vista strettamente particolari come il seguente: « Capogiro », perchè questa definizione? Goethe, il saggio e calmo babbo di settantaquattro anni, non chiese forse in isposa, a tale età, la diciannovenne Ulrica Von Levetzov? « Capogiro »? Letto il libro, a tutta prima questo titolo appare indovinatissimo, ma poi, pensandoci, la realtà della morte sembra smentirlo in parte, e allora vi si dovrebbe aggiungere un punto interrogativo, così: « Capogiro? ».
KITTY GANDINI - Torino.
« Stampe dell’Ottocento », di Aldo Palazzeschi, è indubbiamente una delle opere più importanti apparse in Italia nell’anno X. Supera l’elemento tragico-sentimentale senza uscire dall’umano. Intelligente e critica senza cerebralità. Rapida e leggera nello stile senza cadere nell’ermetismo e nell’immagine a vuoto. Tutta percorsa da una sottile vena di umorismo e improntata dai segni inconfondibili di un poeta vero.
CESARE ACCA - Genova
Di tutti i libri che sono stati pubblicati durante l’anno (e non sono pochi), quello che più ha incontrato il mio gusto è stato «Canzonette e la morte» di Ugo Betti, perchè vi ho ravvisato espresso a vivi colori il senso della realtà della vita di tutti i giorni, senza che ne vengano banditi i sentimenti che l' abbelliscono e la fanno amare. Ugo Betti è, per me, uno dei più simpatici scrittori del « Diorama ».
EDMONDO MANFREDI - Parma.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 04.01.33

Citazione: Lettori, “Il miglior libro dell’Anno X,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 21 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/872.