Il miglior libro dell’Anno X (dettagli)
Titolo: Il miglior libro dell’Anno X
Autore: Lettori
Data: 1933-01-11
Identificatore: 1933_70
Testo:
Il miglior libro dell’Anno X
Abbiamo invitato i lettori a rispondere alla seguente domanda: Quali libri avete letto durante l'anno X e quali di questi hanno fatto su di voi maggiore impressione?
A inchiesta chiusa stabiliremo una classifica dei dieci migliori libri pubblicati in Italia durante l'anno X, e agli autori dei giudizi più originali assegneremo dei premi in libri.
Ho letto, durante Tanno X, molti libri, in special modo umoristici, questo essendo il genere a cui dò le mie preferenze. Tra tutti i libri umoristici usciti in questi due ultimi anni ha destato in me profonda impressione « Parliamo tanto di me » di Cesare Zavattini. Ir. questo libro la materia trattata parrebbe, a prima vista, strana e quasi pazzesca. Ma accanto alle stramberie quante realtà! Pochi autori, forse nessuno, hanno saputo essere così vicini alla nostra vita di tutti i giorni, coglierne i lati più strani e di conseguenza più umoristici, descriverne leggermente le nascoste aspirazioni, i piccoli difetti, le amare disillusioni, come così bene ha saputo fare Cesare Zavattini.
CAMILLO CAMPI - Pavia.
Dei libri letti durante l’Anno X quelli di cui m’è più caro e più vivo il ricordo sono: « Le meraviglie crescono nell’orto » di Maria Borgese, « Come agnelli tra i lupi » di Milly Dandolo, « Poesie » di Domenico Giuliotti, « Canzonette », « La Morte » di Ugo Betti, e « Migliore Stella » di Gino Novelli. Ma tra tutti preferisco « Migliore Stella », opera di schietta e pura poesia, povera e cruda nella forma, ma sostanzialmente ricca di una miracolosa ricchezza.
LUIGI RINALDI - Palermo.
Fra i molteplici libri di poesia apparsi nell’anno X, due mi hanno vivamente colpito: Canti di liberazione di Fernando Losavio e Canzonette - La morte di Ugo Betti. Il Losavio vibra di una umanità commossa e dolorosa e cerca nel palpito del canto quel sollievo che il contatto cogli uomini non può dare. Poesia senza cerebralismi, che non vaga nei campi (più o meno ermetici) dell'irreale, ma ha della vita la concezione giusta, umana. Ugo Betti sa invece mascherare con squisitezza da maestro gli orrori ed i dolori dell’esistenza Poesie che sembrano fiabe, canzonette alia maniera popolare, parvoleggianti quasi, ma dietro ai colori, alla studiata ingenuità di un mondo fantastico, ride il destino, ghigna la morte.
GARIBALDI MARUSSI - Fiume.
Oggi, domani e mai di Riccardo Bacchelli è il libro dell’anno X che mi è piaciuto di più. Studio profondo della nostra epoca — scandaglia i problemi attuali, materiali e dello spirito — conduce a scoprire il bello ed il brutto. Eroiche — piene di ardimento italico — le pagine brevi di guerra; bello quel giovane visto di scorcio, simbolo rapido della nuova generazione, sana, realizzatrice, fattiva, che porta alla rivalutazione dell’ideale. Bacchelli ci ha data una visione forse troppo pessimistica del nostro tempo, che però risponde alle esigenze culturali e intellettuali di questo.
GIOVANNI CONTERNO Monforte d'Alba.
Collezione: Diorama 11.01.33
Citazione: Lettori, “Il miglior libro dell’Anno X,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 03 dicembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/880.