Beta!
Passa al contenuto principale

Titolo: All’insegna delle Belle Lettere

Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)

Data: 1933-02-08

Identificatore: 1933_113

Testo: NOTIZIARIO
All'insegna delle Belle Lettere
* Lunedì scorso, 6 febbraio, nelle scuole comunali di Valguarnera, in provincia di Enna, è stato commemorato il nostro compianto collaboratore Francesco Lanza, nel trigesimo della sua morte. Parlò degnamente di lui, della sua vita e dell’opera sua Amelio Navarria. Per l'occasione, il Tevere ha dedicato due pagine a Francesco Lanza pubblicandone alcuni frammenti, appartenenti a una serie di racconti incompiuti, con una affettuosa presentazione del Navarria; e insieme, scritti, lettere e testimonianze di Ardengo Soffici, Telesio Interlandi, Mino Maccari, Gherardo Casini, Arcangelo Blaudini, Corrado Sofia, Alberto Cecchi, Rodolfo de Mattei, Alfredo Mezio, Vittorio Alessi.
* La scrittrice bulgara Cristina Stoyanova ha tradotto per alcune riviste di Sofia tre liriche e una novella, La casa delle tre ragazze, di Corrado Govoni, del quale è uscito in questi giorni, presso G. Carabba, un volume per i ragazzi, I racconti della ghiandaia.
* La « Laus Florentiae » dell’accademico francese Pierre de Nolhac è stata tradotta in versi italiani da Adolfo Mabellini e pubblicata in opuscolo col testo originale dalla Tipografia Letteraria di Fano.
* Il secondo numero della rivista Mirages, che esce a Tunisi, s’apre col racconto Estate dei poveri di Ada Negri, tradotto da Armand Guibert, direttore della rivista. Un altro collaboratore italiano è Salvatore Brignone, che vi pubblica Promenades dai Poemi orfici che compariranno prossimamente in volume.
* Nella Biblioteca di Cultura Moderna dell'editore Laterza escono: Il melodramma di Giuseppe Verdi di Massimo Mila, saggio di moderna interpretazione dell’arte e dei valori verdiani esaminati con novità di metodo critico nel loro significato spirituale e nei loro aspetti musicali; e La crisi della società contemporanea di Nicholas Murray Butler, presidente della Columbia University di Nuova York e dell’ Istituto Carnegie, insignito nel 1931 del premio Nobel per la pace.
* A Francesco IV, duca di Modena, è dedicato un grosso volume di Clelia Fano (edito dall’Anonima Poligrafica Emiliana di Reggio), dove la figura e l’opera politica del principe estense sono esaminate da un angolo particolare, cioè nei loro riflessi sulla vita reggiana. Mettendo a diligente contributo gli archivi cittadini, la signora Fano ha ricostruito gli ambienti ed i caratteri del tempo con rigorosa esattezza senza rinunciare alla vivacità, che fa del suo libro non una lettura rigorosamente erudita, ma un notevole contributo alla storia del Risorgimento ed una interessante lettura. Da segnalare specialmente la cronaca della rivoluzione del 1831 (pag. 275).
* Un gruppo di lettere di Gobineau del 1855, relative al suo viaggio in Persia come primo segretario della missione inviatavi da Napoleone III per combattere l’influenza russa, sono pubblicate dalla Revue de Paris. Le lettere, provenienti dalla raccolta Serpeille de Gobineau, nipote dello scrittore, sono dirette al barone Prokesch-Osten, ministro d’Austria; Gobineau aveva appena pubblicato i due primi volumi del suo famoso Saggio sulle razze, per il quale Prokesch aveva subito testimoniato la più viva ammirazione.
* La gloria di Guillaume Crétin, poeta famoso agl’inizi del secolo XVI, è oggi pressoché tramontata e il suo nome relegato nel manuali scolastici di letteratura. Fu prete e canonico, ebbe una vita piuttosto movimentata e mori nel 1525. La poesia del Crétin ritorna ora d’attualità, almeno per gli studiosi, in virtù di un’edizione delle sue Oevres poétiques pubblicate con introduzione e note di Kathleen Chesney presso Firmin Didot.
* Di Valentino Piccoli è uscito nelle edizioni Treves-Treccani-Tumminelli il romanzo L’incompiuta; e nella collana « Romanzi Storici Italiani » (edizioni Ravagnati) il romanzo Il giglio tra le fiamme, pure del Piccoli che è anche direttore della collana la quale, come abbiamo già annunziato, è stata inaugurata con un romanzo di Giuseppe Fanciulli.
* Daniel Rops nella « Nouvelle Revue des Jeunes » si occupa molto favorevolmente di Migliore Stella, di Gino Novelli, che è stato recensito inoltre da Paul Guiton nel Mercure de France, e sarà tradotto in bulgaro da D. Rainoff. Il prof. Otto F. Babler ha tradotto in boemo buona parte del volume Migliore Stella, e Robert Vivier nel « Journal des poètes » di Bruxelles ha tradotto, le due poesie: «Verità», « La Morte », del Novelli, già pubblicate nel Diorama Letterario della Gazzetta del Popolo.
* In un volume della collana « Le Scie » di Mondadori, intitolato Autunno 1918, Giovanni Mira racconta come finì la guerra mondiale, rievocando gli avvenimenti dei mesi di settembre-dicembre 1918: operazioni militari, trattative di armistizio, rivoluzioni e risorgimenti; e riassumendo a larghi tratti le questioni storiche, nazionali e internazionali, che in quell’autunno critico trovarono o cercarono una soluzione. L’opera utilizza il materiale documentario e critico finora comparso, e in special modo i ricordi personali e le opere autobiografiche di uomini di governo, di capi militari, di politici e di pubblicisti che ebbero parte negli avvenimenti. Nelle stesse edizioni, ma in una collana nuova che si intitola « I libri curiosi », escono La vita delle formiche di Maurizio Maeterlinck, limpidamente tradotta da Enrico Piceni; e, tradotto da Lavinia Mazzucchetti, un libro tedesco sui bambini, ormai celebre in Germania, i Menschenkinder di Paul Eipper; titolo italiano I nostri bimbi.

File: PDF, TESTO

Collezione: Diorama 08.02.33

Etichette:

Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “All’insegna delle Belle Lettere,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 17 maggio 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/923.