Opinioni: Sinclair Lewis (dettagli)
Titolo: Opinioni: Sinclair Lewis
Autore: Non firmato (Lorenzo Gigli)
Data: 1933-03-15
Identificatore: 1933_171
Testo:
OPINIONI
Sinclair Lewis
Dopo il Premio Nobel, Sinclair Lewis ha trovato buon terreno anche in Italia. Il primo ad essere tradotto è stato, naturalmente, Babitt. Seguirà tra qualche mese Arrow Smith, il romanzo della scienza americana e dei suoi caratteri pratici e speculativi. Tra l'uno e l’altro ecco insinuarsi Anna Vickers, il romanzo della moderna donna americana, tradotto da Lila Jahnsper per le edizioni Treves Treccani Turnminelli. Sinclair Lewis racconta l'infanzia, l’adolescenza, l'inquieta giovinezza di una ragazza della fine dell'800 che affronta la vita nel periodo del suffragismo prebellico, passa dal movimento femminista all'azione sociale in senso più largo, durante e dopo la guerra, e sempre in lei lo sviluppo interiore si accompagna e si confonde con l’esperienza ricca e varia di una vita tumultuosa. Anna Vickers parte alla ricerca del benessere di tutti, della soluzione della questione sociale, e finisce per preoccuparsi della propria felicità personale, rinuncia ad. essere la militante di una grande causa, per abdicare nelle braccia di un uomo, che alfine ha saputo destarla alla vita dei sensi e del cuore. L’insoddisfazione di Anna Vickers, le sue velleità riformatrici, nascondevano un dramma psicologico, intimo: questo intreccio di sentimenti è rappresentato da Sinclair Lewis in modo eccellente. Ma, oltre la storia di Anna Vickers, il lettore conosce altre storie e altri, personaggi curiosi pescati tra. le eroine e le comparse del movimento femminista americano, penetra nei più strani ambienti, vede con stupore pari allo sdegno gli orrori delle prigioni americane, descritti con appassionante realismo. In Anna Vickers rivive un panorama di vita americana che s'accompagna agli altri panorami già disegnati dal Lewis, uomo del suo tempo e scrittore rappresentativo tra quanti onorano le lettere americane d’oggi. Di se stesso egli ha detto un giorno: « Figlio e nepote di medici di campagna, nacque in uno di quei villaggi della prateria che ha descritti nel suo Main Street: un villaggio di bottegucce di legno e di. casette, sorgente ognuna nel proprio piccolo giardino alberato, e tutt’intorno a perdita d'occhio il mare d’oro delle spighe. La sua fanciullezza fu delle più comuni: una fanciullezza come quella di tutti, con una sola differenza: l’amore alla lettura, non troppo frequente in quella cittadina ancor giovine e nuova. Se la scialava con Dickens, Scott, Washington Irving. Non vi ha dubbio che sia questa abitudine di. leggere che lo ha condotto a scrivere. Cominciò da romantico scapigliato... ». Oggi è un osservatore penetrante e un virtuoso considerevole. Anche se non. ha attinto alla parte essenziale dell'uomo, ci ha dato il quadro d’una società, ci ha scoperto l'America, le sue debolezze, i suoi lati ridicoli. Il successo europeo di Sinclair Lewis è giustificato da questa sua posizione di critica al puritanesimo.
Collezione: Diorama 15.03.33
Etichette: OPINIONI
Citazione: Non firmato (Lorenzo Gigli), “Opinioni: Sinclair Lewis,” Diorama Letterario, ultimo accesso il 15 novembre 2024, https://dioramagdp.unito.it/items/show/981.