MOTTETTI
1°
Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Come un tiro aggiustato mi sommuove
ogni opera
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Stella
Stella che m’hai veduto un giorno nascere — passavi in cielo al primo mio apparire — del bene in cambio che
Mia sorte
Sorpresi sul tuo raro viso Candori ineffabili Innocenti profumi.
Una vela bianca passava Sulla tua guancia rosa E la stingeva.
Risalivi l'abisso
Con occhi ancor rossi di sonno
Quale dolore?
Nelle sere d'estate Quale dolore grida?
Quale dolore grida?
Sopra i lecci del poggio
Di certo tu
Il poema
delle cave di Carrara
Aspettante concavo silenzio Vibra l’alluminio inchiodato da otto bulloni alla lamiera centrale del piccolo ponte di ferro sospeso che domina divide dall’alto di 100 metri le due voragini abbaglianti delle cave di…
Epistola poetica
di Baldini a Campanile
Antonio Baldini scrisse una volta che la sua vera vocazione era quella del poeta. Infatti
Calendario
L’autunno romano tempesta con furia senile.
È Giove che si cruccia di non poter risplendere in tutta la sua gloria